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Porsche 356 SL, come ti rimetto a nuovo la regina di Le Mans


Avatar di Dario Paolo Botta, il 19/05/20

4 anni fa - Porsche 356 SL: la storia della coupé che diede vita al mito. Il video

Porsche 356 SL: storia e restauro della regina di Le Mans. Video
Due appassionati riportano in vita una Porsche 356 SL dal passato illustre. Nel '51 conquistò la prima vittoria alla celebre 24 Ore

LEGGENDA VIVENTERod Emory e Cameron Healy sono due restauratori americani con una passione smodata per le Porsche. Nel cortometraggio pubblicato solo qualche giorno fa dal canale YouTube Praemio, i due appassionati raccontato l’entusiasmante storia della loro ultima fatica: il restauro completo di una meravigliosa Porsche 356 SL. L’auto in questione non è soltanto uno dei modelli più ricercati da collezionisti e appassionati di tutto il mondo, ma anche una vera e propria leggenda delle corse. Proprio così, la 356 SL numero 46 di Emory e Healy è la prima vettura di Stoccarda a essersi aggiudicata l’ambita 24 Ore di Le Mans: correva l’anno 1951.

UNA STORIA AVVINCENTEIl trionfo colto sul Circuit de la Sarthe nel 1951 rappresentò per Stoccarda un vero e proprio punto di svolta, un evento di assoluto rilievo nella storia del marchio tedesco. Quella corsa inaugurò infatti una lunga sequela di trionfi: dal 1951 al 2017, Porsche inanellò infatti ben 19 vittorie assolute a Le Mans. Dopo il successo in terra francese, la 356 SL numero 46 venne impiegata in test velocistici e successivamente destinata a correre alcuni rally. Solo in un secondo momento la coupé di Stoccarda venne portata oltreoceano, destinazione West Coast. Qui furono apportate significative modifiche alla carrozzeria: il tetto venne rimosso, trasformando così la coupé in una roadster, mentre la colorazione grigio metallizzata venne sostituita da un rosso acceso.

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RESTAURO IMPEGNATIVODopo una ricerca approfondita negli archivi Porsche, Emory e Healy riuscirono a rintracciare la mitica 356 SL e una volta portata al sicuro nel loro garage decisero di riportarla al suo splendore originario - proprio come appariva alla Le Mans del 51. Il restauro si concentrò soprattutto sulla carrozzeria, 1/3 dell’auto non esisteva praticamente più, con laboriosi interventi per ricostruire tettuccio, paraurti anteriori e posteriori e pannelli copriruota. Per renderla il più possibile fedele all’originale vennero aggiunti adesivi da corsa, cinghie di fissaggio sul cofano, speciali protezioni per la fanaleria e la colorazione ritornò grigio metallizzata. L’auto, non ancora del tutto ultimata, prese parte alla reunion Porsche di Rennsport nel 2015, per fare poi di nuovo ritorno negli USA per il completamento del restauro. Il risultato finale? un vero capolavoro, vedere per credere...


Pubblicato da Dario Paolo Botta, 19/05/2020
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