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Sostenibilità

Stella verde Michelin: la ricetta della sostenibilità (anche in cucina)


Avatar Redazionale, il 11/04/22

2 anni fa - Pietro Leemann e la stella verde Michelin: la ricetta della sostenibilità. Intervista video

La multinazionale francese si dimostra attenta all’ambiente anche nelle stelle per la ristorazione: l’intervista con lo chef stellato Pietro Leemann
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Quando si parla di ambiente e automobile, di sostenibilità e di attenzione all’ambiente, il primo pensiero corre alle auto elettriche, ed è abbastanza normale che sia così: non inquinano, non consumano petrolio, e dai loro scarichi non escono nubi di fumo nero. Mettersi al volante di un’auto che inquina poco, elettrica o meno, però, non basta. Ci sono altre cose a cui dobbiamo prestare attenzione, e non ultimi gli pneumatici, che è sempre uno degli aspetti più trascurati, quando li scegliamo, e soprattutto quando li buttiamo. 

Stella verde Michelin: la ricetta della sostenibilitàStella verde Michelin: la ricetta della sostenibilità

OBIETTIVO 2050 Michelin è una delle realtà maggiormente impegnate in questo ambito, come abbiamo visto: già oggi il 30% dei suoi pneumatici è prodotto con materiali riciclati, e sono progettati per non perdere le loro caratteristiche di sicurezza e di tenuta di strada fin quando non sono arrivate alla fine. Un approccio che permette da un lato di risparmiare, perché gli pneumatici studiati in questo modo durano di più, ma dall’altro di essere attenti all’ambiente, perché se durano di più se ne buttano via di meno. Michelin punta inoltre a diventare carbon neutral entro il 2050, ossia convertire tutti i suoi processi produttivi in modo che da non consumare risorse, e non generare CO2.

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LA STELLA VERDE Per un’azienda come Michelin la sostenibilità passa anche per le sue celebri stelle, che dal 2020 si sono arricchite della Stella Verde Michelin, che premia i ristoranti con un rigoroso approccio ecosostenibile. Per saperne di più siamo andati a conoscere lo chef Pietro Leemann, che nell’ambito della sostenibilità è stato un vero precursore: da sempre vegetariano, propone una cucina che presta grande attenzione alla stagionalità dei piatti, alla scelta delle materie prime, e alla riduzione degli sprechi. Nel 1996 il suo ristorante Joia è stato premiato con una stella Michelin, un riconoscimento particolarmente importante perché è il stato il primo ristorante vegetariano a ottenerlo (e ancora oggi è l’unico, almeno in Italia).

Stella verde Michelin: la spesa di Pietro Leemann presso l'azienda agricola Corbari, Cernusco sul NaviglioStella verde Michelin: la spesa di Pietro Leemann presso l'azienda agricola Corbari, Cernusco sul Naviglio

SOSTENIBILITÀ IN CUCINA È stato proprio lo chef svizzero, parlando con la casa francese, a convincerla della necessità di introdurre un premio anche per chi si prende cura del nostro pianeta anche in cucina, la Stella Verde Michelin, che il suo Joia vanta accanto a quella rossa. Nella nostra intervista Leemann ci racconta cosa vuol dire per lui mobilità sostenibile, ma anche dove va a fare la spesa uno chef così attento alla natura e come possiamo anche noi, nel nostro quotidiano, essere più sostenibili in cucina.


Pubblicato da Redazione, 11/04/2022
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