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Editoriale

Scrivi il tuo marchio e ti dirò chi sei. Perché tutti cambiano logo?


Avatar di Lorenzo Centenari, il 04/04/21

3 anni fa - Da Peugeot a Kia, da Skoda a VW: perché tutti i marchi cambiano badge?

Da Peugeot a Kia, da Skoda a VW: 2021, i marchi cambiano logo...
Da Peugeot a Kia, da Skoda a VW: impazza il fenomeno del rebranding. Le ragioni di un'operazione (solo in apparenza) stilistica

PULIZIE DI PRIMAVERA Me n'ero accorto pure in precedenza, ma soltanto in queste settimane, quando ho messo in fila un'intervista dopo l'altra ai manager dei marchi auto, contribuendo ad arricchire un dì alla volta la nostra rubrica MotorTalk, ho pienamente realizzato quanto il trend fosse in realtà super diffuso. Tra il 2020 e il 2021, i Costruttori che hanno scrostato dal musetto dei loro modelli il vecchio logo, incollandone uno fresco di restyling, rappresentano una quota significativa. Da Volkswagen a Peugeot, da Nissan a Renault, e sotto con un altro. Tutti adesso, tutti in una direzione che presenta numerosi punti di contatto. Chissà come mai... 

Il nuovo logo KiaIl nuovo logo Kia

IL FIL ROUGE Trascurando il caso Stellantis, che un logo proprio non lo aveva, perché proprio manco il Gruppo fino all'altro ieri esisteva, e che giocoforza ha dovuto impugnare la matita e disegnarne uno da zero. In tutte le altre circostanze, un brand, un simbolo, esisteva già. Ma a quanto pare, a un bel momento sorge la necessità di rinfrescare, tutti insieme, anche l'immagine del logo stesso. Si è sempre fatto, ma così, tutti in un colpo solo, fa un po' effetto. Il filo rosso è sempre uno: da uno stile tridimensionale a un badge più ''appiattito'', più semplificato, più stilizzato e digitalizzato. Non fa eccezione, in fondo, nemmeno Peugeot, il cui Leoncino perde il corpo, e di cui resta soltanto il volto, benché più particolareggiato che non in passato. 

DE GUSTIBUS Non si discute, qui, di preferenze estetiche: i nuovi disegnini dei marchi Volkwagen, Kia, BMW, pure General Motors (almeno là dove è ancora presente, visto che cedendo Opel, in Europa GM è pressoché scomparsa), possono piacere più di prima, oppure viceversa, provocano qualche smorfia. Il punto è che l'industia oggi attraversa una rivoluzione senza precedenti, sia in chiave prodotto, visto il paradigma dell'elettrico che avanza, sia - forse ancora di più - sotto il profilo della comunicazione

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Il nuovo logo OpelIl nuovo logo Opel

PRESENTE LE APP MOBILE? Fatta l'auto elettrica, ora facciamo gli automobilisti elettrici. Per farlo, devi tuttavia trasmettere un messaggio leggermente differente dal passato. Tradizione, fuducia, emozione, sicurezza. Certo. Ma anche innovazione, digitalizzazione, semplificazione sia dell'atto della guida, sia dell'acquisto dell'auto stessa, un processo in piena migrazione verso piattaforme online. Il badge di un Costruttore auto sempre più vicino ad un'icona come quelle che individuano un'app per lo smartphone. Due mondi, automobili e consumer electronics, sempre più in rotta di collisione, e di fusione concettuale.

NEUROPROGRAMMAZIONE Si pensi, inoltre, al logo di una qualsiasi di quelle tech company che stanno colonizzando le nostre (le vostre!) abitudini. E che ''minacciano'' in modo sempre più esplicito di mettersi a produrre auto (vedi Apple) in casa propria. Tutti loghi estremamente semplici, che entrano nell'immaginario e a poco a poco diventano rassicuranti, familiari, trasparenti. La campagna delle Case auto è una campagna psicologica potente, e non è un caso che coincida con l'era dello smart working, dell'e-commerce, della ''dad''. Chi sarà il prossimo? Si accettano scommesse.

Dacia, il (possibile) nuovo logoDacia, il (possibile) nuovo logo


Pubblicato da Lorenzo Centenari, 04/04/2021
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