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Patenti: limitazioni per chi russa


Avatar di Giulia Fermani, il 07/02/16

8 anni fa - Nuovi test per determinare l'idoneità di guida di chi è affetto da Osas

Niente più rilascio (o rinnovo) della patente per chi russa forte

SOGNO O SON DESTO? Può sembrare uno scherzo, invece è tutto vero: secondo le nuove disposizioni previste dal modificato allegato III del decreto legislativo 18 aprile 2011, n. 59 del ministero delle infrastrutture, niente più rilascio (o rinnovo) della patente per chi russa forte.

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IL MOTIVO Le nuove regole in materia di idoneità per la licenza di guida, dunque, prevedono un ulteriore ostacolo per l’ottenimento del nulla osta medico. Adesso, nella sezione relativa alle patologie psico-fisiche, spunta anche l’Osas, la sindrome delle apnee ostruttive nel sonno. Il motivo? Chi ne è affetto rischia di addormentarsi durante il giorno e lo dimostra la stima che vuole il 22% degli incidenti stradali causati proprio da questo disturbo (in Italia si parla di oltre 17.300 incidenti, con più di 250 morti e 12.200 feriti).   

LA DIAGNOSI Il problema, naturalmente, si porrà al momento della diagnosi: trattandosi di una patologia difficilmente evidenziabile in sede di valutazione medica, starà al buon senso del guidatore dichiarare di esserne affetto e, forse, qil dato menzionato qualche riga inviterà tutti i “furbetti” che meditavano di mentire per non vedersi ritirato il documento di circolazione a ripensarci. Secondo le novità apportate al decreto, tutti coloro che soffrono di Osas o sono consapevoli di essere “russatori” sono obbligati a dichiararlo al medico, il quale una volta accertata la presenza di una patologia passerà la palla alla Commissione medica locale per il verdetto finale. A questo punto le strade che si aprono sono tre: rilascio della patente (qualora il grado della malattia sia basso e non costituisca un pericolo), negazione dell’idoneità (nel caso opposto) o rilascio di una patente temporanea valida al massimo per un anno per mezzi pesanti e tre anni per mezzi leggeri. 


Pubblicato da Giulia Fermani, 07/02/2016
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