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Ningyo: la Renault Scénic al Festival del Cinema di Venezia


Avatar di Luca Cereda, il 09/09/16

8 anni fa - La Renault Scénic recita nel cortometraggio modulare di Gabriele Mainetti

C'è anche la Scénic al Festival di Venezia 2016, protagonista di Ningyo, un corto con Alessandro Borghi e Aurora Ruffino

VITA DA STAR Se fate un salto al 73esimo Festival del Cinema di Venezia vedrete una Renault Talisman dietro l'altra percorrere avanti indietro i 100 (massimo 150) metri più lenti della loro carriera, ma forse anche i più gloriosi: tocca a loro, infatti, accompagnare le star dagli hotel di lusso che li ospitano fino alla soglia del red carpet. Un lavoro seriale, però prestigioso, che vari modelli della Régie svolgono da tre edizioni a questa parte, dacché il marchio francese è sponsor della kermesse del Lido.

COMPONIBILE Sempre al Festival del Cinema di Venezia, c'è un'altra Renault che, invece, sfila da attrice: la nuova Scénic. La troviamo in Ningyo (Sirena), cortometraggio del regista romano Gabriele Mainetti (lo stesso di Lo chiamavano Jeeg Robot) realizzato da Publicis Italia in collaborazione con Renault. Ningyo è una storia modulare, che su un supporto digitale lo spettatore può comporre come vuole - ad esempio qui: http://www.nuovascenic.renault.it/ningyo/#/experience/.

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UN CORTO, SEI STORIE Cambiando l'ordine dei vari moduli del corto -tre blocchi di scene distinti- si stravolge la trama e la storia va ad assumere significati (e titoli) di volta in volta diversi, sei in tutto: reminiscenza, dubbio, distacco, ritorno, ripensamento, addio. Qui, la nuova Scénic recita al fianco di due volti noti del cinema italiano: Alessandro Borghi, già nel cast di Suburra e Aurora Ruffino, protagonista, tra gli altri, della popolare fiction Braccialetti Rossi.

DALLA PELLICOLA ALL'ABITACOLO Qual è fil rouge tra i due mondi? Oltre al contesto della Biennale del Cinema, il concetto di modularità, tipico del film ma anche della nuova Scénic, caratterizzata da una consolle centrale mobile che permette di configurare due tipologie di abitacolo: una più aperta alla condivisione e all'interazione tra guidatore e passeggero, e un'altra che orienta maggiormente alla strada chi sta al volante. Un aspetto che non mancheremo di testare nella nostra imminente prova della monovolume francese, in programma la settimana prossima a Bordeaux.


Pubblicato da Luca Cereda, 09/09/2016
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