Il Mercedes Golf Cart ha un range di autonomia di 80 km fa i 30 all'ora. Ma per stile e lussi è una vera Mercedes
L’HANNO FATTO DAVVERO Una fuoriserie del green fatta e finita. Mercedes ha presentato ieri a Stoccarda il suo primo golf cart, frutto di un progetto avviato tre anni fa. Allora da Stoccarda avevano chiesto ad appassionati di automobili e golf di immaginare come potesse essere un carrello portamazze con l’effigie della stella a tre punte. Oggi i bozzetti del Mercedes Vision Golf Cart (allora si chiamava così) hanno preso vita, grazie anche alla collaborazione con Garia, costruttore di golf cart di lusso.
HI-TECH E’ una Mercedes in tutto e per tutto, la Mercedes Style Edition Garia Golf Cart. Lo si vede anche dai dettagli, come la pelle di pregio che riveste la seduta e in generale tutti i materiali utilizzati nell’abitacolo aperto. E poteva mancare uno schermo touch? Certo che no. In puro stile Mercedes contemporaneo se ne sta lì, come sospeso, nel bel mezzo della plancia; è lì che si concentrano tutti i controlli delle funzioni di guida, ma anche una strumentazione dedicata che include un’app per il meteo, vero e proprio must-have dei golfisti.
ROAD LEGAL… NEGLI USA Stilisticamente parlando il risultato finale è piuttosto fedele alla bozza tracciata suo tempo dal contest. Soprattutto il Mercedes Golf Cart somiglia molto a un’automobile, con quell’abbozzo di calandra sul frontale, il parabrezza inclinato, i fari dal design sportivo e gli indicatori di direzione e luci di coda. Tutto questo fa una certa differenza: negli USA, ad esempio permette al carrettino Mercedes di girare anche su strada.
LE PRESTAZIONI A spingerlo c’è un elettromotore da tre kW, che però può arrivare a 11 kW in brevissimi tratti grazie a un boost temporaneo. La velocità massima, per motivi di sicurezza, è limitata a 30 km/h. Ma grazie a un peso di soli 440 chili il carrettino della Stella dovrebbe farsi guidare con un certo piacere. Fra le dotazioni figurano anche i freni a disco all’anteriore. Golfisti incalliti (o particolarmente scarsi), niente paura: con un’autonomia di 80 km c’è birra a sufficienza per giocare una giornata intera, anche girando con la zavorra delle mazze. A fine partita, nel giro di sei ore la batteria del cart si ricarica in toto. Altro giro, altra corsa… in prima classe.