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Auto ecosostenibile

Ford, le macchine fatte con gli scarti del caffè di McDonald’s?


Avatar di Claudio Todeschini, il 05/12/19

4 anni fa - McDonald's e Ford per produrre plastiche sostenibili derivate dal caffè

Sapevate che i materiali di scarto della lavorazione del caffè possono essere utilizzati per produrre plastiche e componenti per auto?

UN MCMUSTANG MENU, GRAZIEIl futuro sostenibile dell’automobile (ma non solo) passa anche dalla capacità di sfruttare al meglio tutte le materie prime che abbiamo, anche gli scarti, anche quello che normalmente verrebbe gettato via. È di oggi la notizia dell’insolita alleanza tra Ford e McDonald’s, due aziende che normalmente non hanno nulla a che spartire l’una con l’altra.

FONDI DI CAFFÈ Sapevate che anche i chicchi di caffè hanno la “buccia”? Noi dobbiamo essere onesti fino in fondo e ammettere che no, non ci avevamo mai pensato. Prima che il caffè possa essere lavorato (tostato, macinato ecc.), la buccia dei chicchi dev’essere rimossa, e tipicamente diventa uno scarto che viene poi buttato via. Ford ha scoperto che questo avanzo può invece essere utilizzato per produrre componenti per l’auto.

MATERIALI INNOVATIVI Ecco come funziona: gli scarti vengono scaldati e sciolti insieme alla plastica, così da formare un composto da colare in stampi, e ottenerne parti per le automobili, come per esempio gli alloggiamenti dei fanali. Il materiale è molto robusto, più leggero del 20% rispetto alle plastiche tradizionali, e serve meno energia per produrlo, circa il 25% in meno. Inequivocabile il commento di Debbie Mielewski, responsabile tecnico di Ford per i materiali sostenibili: “questa sostanza è migliore di quella che usiamo attualmente. Non c’è niente da fare. È migliore, punto e basta”.

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I primi componenti Ford ottenuti dalla lavorazione delle bucce di caffè fornite da McDonald'sI primi componenti Ford ottenuti dalla lavorazione delle bucce di caffè fornite da McDonald's

UNA STRADA INIZIATA NEL 2007 Non è la prima volta che Ford sperimenta l’uso di materiali e processi di lavorazione volti a rendere maggiormente sostenibile la produzione di auto. Già nel 2007 ha cominciato a usare schiume a base di semi di soia per sedili e poggiatesta; da allora ha imparato a sfruttare bottiglie in plastica riciclata, denaro triturato, bambù, fibre d’agave, bucce di pomodoro e persino il carbonio emesso dalle macchine stesse. E la casa dell’ovale blu non è l’unica che si sta muovendo in questa direzione, naturalmente: sono diversi i produttori che stanno cominciando a sfruttare scarti dell’industria alimentare. Alcuni studi del produttore di pneumatici Goodyear potrebbero portare a un possibile uso di avanzi dalla lavorazione dello zucchero di canna e altri vegetali; Michelin invece utilizza per le sue mescole anche trucioli e bucce d’arancia. 

FUTURO ECOLOGICO Da oggi, quindi, McDonald’s diventa un fornitore di materie prime per Ford, a cui spedisce una sostanziale parte delle bucce di caffè prodotte nella lavorazione dei chicchi utilizzati nei suoi ristoranti. Non sappiamo quale sarà la prima vettura a montare questi nuovi componenti, e se la nuova plastica sarà utilizzata solo per gli alloggiamenti dei fanali o se pian piano sostituirà altri pezzi. Si tratta in ogni caso di una buona notizia, che va nella direzione di un processo produttivo sempre più attento all’ambiente e all’utilizzo di materiali sostenibili. Poi certo, se non vi piace il caffè di McDonald’s, questa è un’altra storia...


Pubblicato da Claudio Todeschini, 05/12/2019
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