UN FORTE LEGAME Una storia lunga sessant'anni che abbraccia idealmente Italia e Giappone. Il legame di Mazda con il nostro Paese è più profondo di quanto si possa immaginare, un filo conduttore che affonda le sue radici nel design anni ’60 e che si apprezza in molti modelli contemporanei della Casa di Hiroshima. In definitiva è questo il senso di ''Forma del Tempo'', docu-film prodotto da Mazda Italia per la regia di Dario Acocella (qui il link del docu-film). Un’appassionante testimonianza che attraverso nomi illustri del design italiano come Nuccio Bertone e Giorgetto Giugiaro racconta i sogni, le aspirazioni di un Marchio che ha sempre guardato al Belpaese con grande ammirazione e rispetto. La vera protagonista del cortometraggio è però la MX-81, il primo modello della serie Mazda eXperimental. Una concept car futuristica ideata da Carrozzeria Bertone presentata al Motor Show di Tokyo del 1981 e immortalata in un celebre servizio fotografico davanti al Duomo di Milano.
Mazda MX-81
DESIGN D'ECCELENZA MX-81 un’auto che ben esprime lo slancio creativo di Mazda, incarnato oggi nel celebre design Kodo - Soul of Motion sviluppato da Ikuo Meada. Dall’ultima reinterpretazione della roadster MX-5 alla prima full-electric della Casa, Mazda MX-30 (qui la prova su strada), l’idea essenziale alla base del Kodo design è rimasta sempre invariata: esplorare la bellezza energica e irresistibile del movimento naturale in un oggetto statico. Un concetto artistico che trova fondamento proprio nell’amicizia sbocciata negli anni ’60 fra Giorgietto Giugiaro e Hideyuki Miyakawa, cioè colui che a 22 anni parte insieme a un amico dalla sua città natale a nord di Tokyo per un giro intorno al mondo in motocicletta, che si conclude proprio a Roma. Una passione per l’arte e lo stile italiano eredita anche da Nobuhiro Yamamoto, il “papà” della MX-5, artefice della ricerca e del restauro della Concept MX-81 Aria, portata a nuova vita dopo ben 40 anni dal lancio. Una sfida, quella di Mazda, alla costante ricerca di nuovi valori che non si prestino ai limiti imposti delle convenzioni, così da esplorare le forme più espressive del design.