La Nissan Leaf lancia la sfida alle auto tradizionali (e ibride) con uno spot divertente e provocatorio. E con un colpo basso alla Chevrolet Volt...
ATTACCO FRONTALE La partita di fatto non è ancora iniziata. Ma tra auto elettriche e auto tradizionali, è già battaglia. Si combatte sul web e in tv, non su strada, per il momento. Con la prima offensiva lanciata dal fronte dell’elettrico, utilizzando un’arma tagliente ed efficace come poche, se maneggiata con intelligenza ed ironia: l’advertising. Un esempio lampante ce lo offre Nissan con il suo nuovo spot della Leaf: divertente, ironico e provocatorio in barba al “politically correct”. Ne sa qualcosa la Chevrolet.
QUALE SCELGO? Il nuovo che avanza (l’elettrico) si affida a una tattica “vecchia maniera”: l’intramontabile pubblicità comparativa. Molto più iperbolica – l’ironia sta proprio qui- di quelle classiche dei fustini di detersivo, ma il meccanismo di fondo è lo stesso: un confronto tra due alternative da cui una ne esce palesemente vincitrice. Nello spot della Nissan si comparano due specie di mondi possibili: uno che va a carburante, l’altro elettrificato. E alla fine spetta allo spettatore, plagiato dalle immagini, fare le proprie considerazioni.
PHON A BENZINA “What if everything ran on gas?”, cosasuccederebbe se tutto funzionasse a benzina? Nissan ce lo spiega con una serie di immagini iperboliche. Che hanno anche il compito di creare il climax, nonché l’effetto di generare una naturale predisposizione negativa nei confronti di tutto ciò che genera emissioni di CO2. Dalla sveglia al microonde, passando per il phon, il computer e perfino il trapano del dentista: tutto, anziché andare a elettricità, funziona grazie alla benzina ed emette abbondanti codazzi di anidride carbonica, sottolineati da copiose fumate nere.
SI LEGGE IN FACCIATutto abbastanza assurdo, a pensarci bene, ma sul momento è impossibile non provare empatia con il protagonista dello spot le cui espressione della faccia, da quando accende la macchina del caffè come se fosse un motoscafo a quando attende preoccupato il suo turno dal dentista, la dice lunga sul suo umore. Cupo quasi quanto l’ abbigliamento a tinte smorte che indossa (a suo modo un ulteriore elemento iconologico).
L’ELATERNATIVA Poi, la svolta. E’ alla fine che lo sfottò tocca il suo apice e lo spot diventa una sfacciata pubblicità comparativa. Il nostro protagonista è intento a fare benzina alla sua Chevrolet Volt quando, con la voce fuori campo che inizia a parlare, gli si para davanti l’alternativa: l’auto elettrica. Una Nissan Leaf azzurra sulla quale sale serafico il suo “alterego”, dopo aver staccato il cavo della colonnina di ricarica, per ripartire felice e contento. E lo sport finisce qui, con la voce esterna che presenta in sintesi la Leaf.
COLPO BASSO Una sportellata alla concorrenza, insomma, uno sgarbo in piena regola. Segno che chi, come Nissan, ha investito forte nello sviluppo di un’EV, non teme il confronto, anzi rilancia. Nella fattispecie, addirittura, apre una doppia sfida: alle auto tradizionali e alle ibride. Puntando il dito sfacciatamente contro la Volt, che – pur essendo, di fatto, un’ibrida plug-in - in America si preannuncia come la più acerrima rivale della Leaf. E lo spot, a suo modo, intende rimarcare la differenza.
IN SINTESI Differenza che, tecnicamente parlando, riassumiamo in sintesi. La Nissan Leaf è un’EV al 100%: ha un motore da 109 cavalli, può toccare i 140 km/h e dichiara un’autonomia di 160 km, abbondante per l’utilizzo di un automobilista medio, meno per le gite fuoriporta. Anche la Volt può viaggiare a emissioni zero, in modalità integralmente elettrica, ma solo per 60 km; oltre quella soglia interviene il motore termico che, lavorando a regime costante, e quindi a basso consumo di carburante, ricarica la batteria del motore elettrico (cui spetta l’onere della trazione) prolungando l’autonomia della Volt fino a 500 km.
PASSATO E FUTURO Il messaggio che Nissan sembra voler far passare è dunque che, delle due alternative, solo una rappresenta la vera innovazione, il cambiamento. Che solo l’elettrico ci libererà dal giogo del petrolio, e può arrogarsi il ruolo di tecnologia pulita, mentre l’altra viene dipinta come appartenente al passato o, nell’interpretazione più buonista, un compromesso, non la soluzione. Schermaglie quasi da politica, insomma, aspettando di vederli darsi battaglia a colpi di slogan. Nissan ha aperto la contesa, ora si attende una risposta sull’altro fronte. Tenere d’occhio i prossimi spot di Chevrolet.