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Bufera su Clive Palmer: ha acquistato davvero la Mercedes di Hitler?


Avatar di Dario Paolo Botta, il 10/03/22

2 anni fa - Mercedes-Benz 770K: un gioiello di tecnica appartenuta ad Adolf Hitler

La Mercedes-Benz 770K di Adolf Hitler venduta all'asta
Il magnate australiano si sarebbe aggiudicato la limousine blindata appartenuta al dittatore tedesco. La politica insorge

Clive Palmer è un miliardario australiano con un patrimonio stimato di 2,1 miliardi di dollari. I suoi interessi riguardano soprattutto l’industria mineraria e il commercio di acciaio, carbone e nickel. Il suo nome è da sempre legato al faraonico progetto per la costruzione del Titanic II - una copia moderna del celebre transatlantico affondato nel 1912. In tempi recenti però, Palmer si è detto impegnato nell’allestimento della più grande collezione al mondo di auto d'epoca. L'obiettivo, secondo news.com.au, sarebbe quello di esporre in un museo aperto al pubblico qualcosa come 600 modelli vintage: fra le primissime vetture a entrarci ci sarebbe anche la limousine utilizzata da Adolf Hitler.

Mercedes-Benz 770K Grosser Offener Tourenwagen: lateraleMercedes-Benz 770K Grosser Offener Tourenwagen: laterale

PREZZO SEGRETO Stando infatti a quando riportato dai media australiani, Palmer avrebbe concluso un accordo d’acquisto per accaparrarsi una rarissima Mercedes-Benz 770K Grosser Offener Tourenwagen del 1939. La limousine blindata del dittatore tedesco, messa pubblicamente all’asta per l’ultima volta nel 2017, sarebbe stata venduta a Palmer da un misterioso collezionista russo. L’auto è un vero e proprio pezzo di storia del XX secolo, con un valore stimato di svariati milioni di dollari, anche se l’importo finale pagato da Palmer non è stato reso pubblico. Alcune indiscrezioni suggeriscono che la conclusione dell’affare abbia richiesto al magnate due anni di lunghe trattative.

Hitler e Mussolini in corteoHitler e Mussolini in corteo

PANZER CORAZZATO Hitler utilizzò la 770K Grosser Offener Tourenwagen blindata targata 1A 148461 per quasi tre anni. L’auto comparve in diversi cortei ufficiali: a Monaco nel 1940 (con Mussolini), nella capitale Berlino dopo la capitolazione della Francia, in Grecia e in Jugoslavia. Alimentata da un motore Daimler-Benz da 7,7 litri 8 cilindri sovralimentato da due compressori volumetrici, la 770K Grosser Offener Tourenwagen sviluppava una potenza di 400 CV, necessari a muovere le sue ciclopiche 5 tonnellate. Lunga 6 metri e larga 2, sui suoi comodi divanetti poteva accogliere fino a 9 persone. Quest’ultime erano protette da appositi vetri rinforzati e dalla carrozzeria blindata. Con questa ''corazza'' l’auto consumava qualcosa come 40 litri di carburante per percorrere appena 70 chilometri, altro che ibride…

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[AGGIORNAMENTO 10/03/2022]

SCONTRO POLITICO Il caso della Mercedes-Benz 770K Grosser Offener Tourenwagen utilizzata da Adolf Hitler e acquistata dal magnate australiano Clive Palmer si è trasformato in un accesissimo scontro politico. Secondo il quotidiano The Courier Mail di Brisbane (e come riportato nel nostro pezzo dello scorso 1° marzo), Clive Palmer avrebbe acquistato la storica limousine da uno misterioso miliardario russo.

SCONCERTO BIPARTISAN Il fatto ha suscitato parecchio clamore in Australia, portando il Ministro degli interni Karen Andrews a paventare azioni legali contro Palmer. Il parlamentare Patrick Gorman si è spinto ancor più in là, invocando su Twitter un intervento del Governo, esternando tutto il suo sconcerto per quanto accaduto: ''Non c'è davvero alcun motivo d’importare questi oggetti osceni in Australia.'' Palmer (che è sceso in politica alcuni anni fa fondando un partito) si è affrettato a smentire l’affare, sostenendo di non aver mai acquistato l’auto e bollando la notizia come fake news.

MULTA SALATA? Ciononostante, se quanto sostenuto dai media australiani venisse confermato, Palmer rischierebbe davvero grosso! L’acquisto e l’importazione dalla Russia della Mercedes-Benz 770K violerebbe infatti diverse leggi nazionali. In effetti, quanto accaduto sarebbe in aperto contrasto con i divieti commerciali e gli embarghi imposti dall’Australia contro il regime di Putin per il conflitto in Ucraina.


Pubblicato da Dario Paolo Botta, 10/03/2022
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