Clive Palmer è un miliardario australiano con un patrimonio stimato di 2,1 miliardi di dollari. I suoi interessi riguardano soprattutto l’industria mineraria e il commercio di acciaio, carbone e nickel. Il suo nome è da sempre legato al faraonico progetto per la costruzione del Titanic II - una copia moderna del celebre transatlantico affondato nel 1912. In tempi recenti però, Palmer si è detto impegnato nell’allestimento della più grande collezione al mondo di auto d'epoca. L'obiettivo, secondo news.com.au, sarebbe quello di esporre in un museo aperto al pubblico qualcosa come 600 modelli vintage: fra le primissime vetture a entrarci ci sarebbe anche la limousine utilizzata da Adolf Hitler.
Mercedes-Benz 770K Grosser Offener Tourenwagen: laterale
PREZZO SEGRETO Stando infatti a quando riportato dai media australiani, Palmer avrebbe concluso un accordo d’acquisto per accaparrarsi una rarissima Mercedes-Benz 770K Grosser Offener Tourenwagen del 1939. La limousine blindata del dittatore tedesco, messa pubblicamente all’asta per l’ultima volta nel 2017, sarebbe stata venduta a Palmer da un misterioso collezionista russo. L’auto è un vero e proprio pezzo di storia del XX secolo, con un valore stimato di svariati milioni di dollari, anche se l’importo finale pagato da Palmer non è stato reso pubblico. Alcune indiscrezioni suggeriscono che la conclusione dell’affare abbia richiesto al magnate due anni di lunghe trattative.
Hitler e Mussolini in corteo
PANZER CORAZZATO Hitler utilizzò la 770K Grosser Offener Tourenwagen blindata targata 1A 148461 per quasi tre anni. L’auto comparve in diversi cortei ufficiali: a Monaco nel 1940 (con Mussolini), nella capitale Berlino dopo la capitolazione della Francia, in Grecia e in Jugoslavia. Alimentata da un motore Daimler-Benz da 7,7 litri 8 cilindri sovralimentato da due compressori volumetrici, la 770K Grosser Offener Tourenwagen sviluppava una potenza di 400 CV, necessari a muovere le sue ciclopiche 5 tonnellate. Lunga 6 metri e larga 2, sui suoi comodi divanetti poteva accogliere fino a 9 persone. Quest’ultime erano protette da appositi vetri rinforzati e dalla carrozzeria blindata. Con questa ''corazza'' l’auto consumava qualcosa come 40 litri di carburante per percorrere appena 70 chilometri, altro che ibride…
[AGGIORNAMENTO 10/03/2022]
SCONTRO POLITICO Il caso della Mercedes-Benz 770K Grosser Offener Tourenwagen utilizzata da Adolf Hitler e acquistata dal magnate australiano Clive Palmer si è trasformato in un accesissimo scontro politico. Secondo il quotidiano The Courier Mail di Brisbane (e come riportato nel nostro pezzo dello scorso 1° marzo), Clive Palmer avrebbe acquistato la storica limousine da uno misterioso miliardario russo.
On Monday I asked the government to stop Clive Palmer importing Hitler’s car using the Customs Act.
— Patrick Gorman MP (@PatrickGormanMP) March 2, 2022
Today the Government has acted on my request.
There is no reason for the importation of these obscene objects into Australia, billionaire or not.
Read my full letter below. pic.twitter.com/KyvTEbV2bq
SCONCERTO BIPARTISAN Il fatto ha suscitato parecchio clamore in Australia, portando il Ministro degli interni Karen Andrews a paventare azioni legali contro Palmer. Il parlamentare Patrick Gorman si è spinto ancor più in là, invocando su Twitter un intervento del Governo, esternando tutto il suo sconcerto per quanto accaduto: ''Non c'è davvero alcun motivo d’importare questi oggetti osceni in Australia.'' Palmer (che è sceso in politica alcuni anni fa fondando un partito) si è affrettato a smentire l’affare, sostenendo di non aver mai acquistato l’auto e bollando la notizia come fake news.
I did not buy Hitler's car. Its more Fake News.
— Clive Palmer (@CliveFPalmer) March 3, 2022
MULTA SALATA? Ciononostante, se quanto sostenuto dai media australiani venisse confermato, Palmer rischierebbe davvero grosso! L’acquisto e l’importazione dalla Russia della Mercedes-Benz 770K violerebbe infatti diverse leggi nazionali. In effetti, quanto accaduto sarebbe in aperto contrasto con i divieti commerciali e gli embarghi imposti dall’Australia contro il regime di Putin per il conflitto in Ucraina.