L'auto storica che fa per me è la Jeep Wagoneer 4.0 limited, sorella minore della nonna di tutte le SUV premium. Ma trovare l'esemplare giusto richiede la pazienza e l'attenzione di un filologo. Ecco perché
SCELTA JEEP Tengo famiglia e cerco un’auto di emergenza tuttofare, storica perché non mi costi un capitale di tassa di possesso e di assicurazione, e in grado di appagare anche il gusto e il piacere di possederla e di guidarla. Non amo i feticci, se ho un oggetto devo poterlo usare, non mi accontento di possederlo, di guardarlo in box o di avere il giocattolo da giretto domenicale. Una delle mie auto preferite è la Jeep Wagoneer, ho anche tentato di farla acquistare a un amico quando viveva a New York. È bellissima, superchic, la nonna di tutte le Suv Premium, antesignana anche della Range Rover. Ma nasce da un progetto degli anni 60, riveduto e corretto negli anni, lunga 473 centimetri, con un V8 5.9 da 144 cavalli che deve spostare 2700 chilogrammi per velocità massima da rimorchiatore e consumi da idrovolante. Soprattutto, è abbastanza inguidabile.
MEGLIO BABY Ma esiste anche la baby Wagoneer, la Jeep Wagoneer 4.0 Limited realizzata sulla base del più moderno Cherokee XJ, più leggera, agile, veloce, maneggevole e divertente con il suo motore 4.0 sei cilindri da 178 cavalli, il cambio automatico a quattro marce e soli 1.395 kg di peso in ordine di marcia. Lunga soltanto 420 centimetri, quanto una Volkswagen Golf, è però grande all’interno come un furgoncino, è quasi inarrestabile grazie a tutti gli schemi di trazione disponibili e selezionabili alla bisogna e anche in marcia (2WD, AWD, 4x4 e 4x4 con ridotte) e al differenziale posteriore autobloccante. E, soprattutto, ha meravigliose e superchic fiancate woody. Ecco il mio nuovo giocattolo, all'occorrenza utilizzabile come auto di emergenza tuttofare.
OGGETTO RARO Prodotta in pochi esemplari dal 1988 al 1990 con il sei cilindri 4.0 (dal 1984 era disponibile con un quattro cilindri 2.5 e un fragile oltre che assetato 2.8 V6 General Motors), la baby Wagoneer (da quando è nata la Wagoneer è diventata Grand Wagoneer) è piuttosto rara e, se non è facile trovarne negli States, figuratevi in Italia. Ma anche la ricerca è un gioco. Si sfogliano gli annunci e, in attesa di trovare l’esemplare giusto, inizia il grande, paziente, laborioso lavoro di documentazione. Si scaricano centinaia di fotografie per avere una ricca documentazione iconografica (ne ho quasi 600…) ed essere pronti a capire se il potenziale acquisto ha tutti i dettagli originali o, negli anni, è stata pasticciata. Quali sono i cerchi originali, i fregi, il tessuto dei sedili. La Jeep Wagoneer Limited ha una storia talmente breve che la serie con il sei cilindri 4.0 ha subito poche modificazioni negli anni. Ma per alcuni modelli l’evoluzione ha un ritmo quasi annuale ed è facile confondersi sulla originalità di alcuni particolari.
MEGLIO DOCUMENTARSI Insieme all'album delle figurine si scarica tutta la documentazione possibile per sapere dove mettere le mani o per indicare dove metterle a chi si delega il lavoro sporco. Si trovano i manuali di uso e manutenzione per avere idea di tutte le funzionalità dell’auto e si scaricano i manuali di officina che qualche appassionato ha la bontà di metterli (illegalmente) in rete. Online si trovano anche pubblicità dell’epoca giusto per rendere il gioco più divertente.
CRASH TEST Poichè tengo famiglia e non mi piace fare il giretto domenicale in solitaria con i miei giocattoli, volevo anche acquistare un’auto che, malgrado l’età e la mancanza di tutti (o quasi) i dispositivi elettronici moderni di sicurezza, fosse solida e robusta in caso di incidente. E poi non ho ancora superato la sensazione provata con la mia prima auto, una Triumph Spitfire, quando mi sono trovato a leggere la targa di un camion senza dover abbassare lo sguardo, semmai alzandolo... Poco dopo avevo venduto la Spit per una più solida Golf GTI e ora voglio un'auto con dimensioni moderne, soprattutto in altezza. Così ho trovato un sito americano dove si trovano in vendita soltanto salvage car, auto incidentate da sfasciacarrozze e, in mancanza di certificazioni sui crash test come quella di EuroNCAP, mi sono documentato con i crash della serie televisiva Cobra 11 (non ridete...) e la Jeep Wagoneer mi è sembrata solida come una cassaforte.
TROVATA! Cerca e cerca ancora ho trovato la mia Jeep Wagoneer. È vicino a Roma. Comprata. La porto a casa. Tra i primi lavori dovrò saldare il sedile di guida: nelle curve a destra della Cisa il sedile si alza sul lato destro e devo muovermi come su una barca a vela per tenerlo al suo posto... Inizia l'avventura, una di quelle avventure che non ha mai una fine.