Non è un segreto che la famiglia reale inglese nutra una certa predilezione per le auto di Jaguar Land Rover: il principe William è stato fotografato alla guida di una Range Rover, come pure la regina Elisabetta prima di lui. E anche re Carlo ne fa uso per le occasioni ufficiali. Ora, pare che oltre 500.000 auto della casa automobilistica britannica sarebbero potenzialmente difettose e il problema potrebbe mettere a rischio l'incolumità dei reali inglesi: questo il motivo per cui lo studio legale londinese Millberg avrebbe lanciato una class action da 3,4 miliardi di euro.
Alla guida della Range Rover Sport P510E PHEV 2023
LA NATURA DEL PROBLEMA Il motivo del contendere sarebbe un problema di rigenerazione del filtro anti-particolato, che potrebbe limitare improvvisamente la velocità a circa 50 km/h. Un'andatura del genere sarebbe incompatibile con eventuali esigenze di gestione delle situazioni pericolose: “Questo è un problema di sicurezza personale. Tutto ciò che diminuisce la tua capacità di allontanarti da un potenziale aggressore è motivo di preoccupazione'', dice Dai Davies, ex capo della protezione reale. Per questo motivo, secondo gli avvocati, potrebbero iscriversi alla class action il principe William e persino la scorta di re Carlo, che usa appunto auto del gruppo Jaguar Land Rover. Sei i modelli ritenuti difettosi, tutti venduti tra il 2017 e il 2022, per i quali lo studio legale avrebbe chiesto tra 3.400 e 18.150 euro di risarcimento destinati a ciascun iscritto alla class action.
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LE REAZIONI DEGLI INTERESSATI I documenti legali sarebbero stati depositati presso l'Alta Corte la scorsa settimana, ma da Jaguar Land Rover arriva la replica: “Non ci è stato notificato alcun reclamo legale nel Regno Unito, ma contesteremo vigorosamente qualsiasi reclamo del genere. I nostri prodotti sono della massima qualità e soddisfano tutte le normative e gli standard dei mercati in cui vengono acquistati. La nostra massima priorità è sempre quella di garantire ai nostri clienti la migliore esperienza possibile''. In ogni caso Buckingham Palace avrebbe rifiutato di commentare, riporta la testata inglese The Mirror, e non vi è alcun indizio che la famiglia reale voglia unirsi alla class action.
Fonte: The Mirror