Sembra un paradosso ma rischia di trasformarsi in problema: le auto elettriche non fanno rumore e rischiano di non emozionare. Ecco la soluzione Audi.
ENJOY THE SILENCE Avete presente quei bei rumori di scarico dell'era pre-catalizzatori? Ok, passati da tempo e sostituiti spesso da timbri acustici studiati a tavolino dal marketing e programmati grazie al computer. Ma l'arrivo delle auto elettriche rischia di far sparire un grande pezzo di emozione automotive. Perché il sound roco dei pistoni di certe sportive, il frullare del boxer piuttosto che le fusa di certi V8 sono elemento imprescindibile dell'esperienza di guida. Cosa faranno i ragazzini che distinguono da lontano le auto in base al rumore? E i maniaci che riconoscono al primo udito un turbodiesel iniettore pompa piuttosto che common rail? Nei laboratori Audi ci sono tecnici in camice bianco che studiano la risposta. Confrontandosi con auto che, fino a 25 chilometri orari, sono virtualmente prive di rumore e quindi irriconoscibili. Un argomento con importanti risvolti per la sicurezza, auto che non si sentono arrivare sono pericolose, e a ben guardare cruciale anche il reparto marketing...
ACCORDO ELETTICO Il problema dunque esiste davvero e non si può archiviare come un dettaglio. Le auto elettriche che prima o poi arriveranno, anche se con tempi e quote di mercato più vicine alla nicchia che alla rivoluzione, pongono alcuni problemi da risolvere. Sia in fase di progettazione che di marketing e immagine. Lo testimonia una nota stampa Audi, che sente il bisogno di mettere insieme addirittura il responsabile degli studi acustici Ralf Kunkel con Christian Shuller capo della corporate identity per parlare degli studi in corso. Studi che partono dal fatto che le auto elettriche hanno comunque bisogno di un rumore per farsi riconoscere.
ECHI LONTANI E allora cosa dobbiamo aspettarci? Zero emissioni sia per agenti inquinanti che per inquinamento acustico? Non proprio. Di sicuro qualcosa di diverso dalla semplice e finta riproduzione di un rumore simile a quello dei motori a scoppio. Ma al tempo stesso dovrà essere un rumore nuovo eppure ricollegabile al concetto di auto, che deve essere comunque avvertibile per aiutare i sensi periferici degli esseri umani: la auto possono arrivare da tutte le parti e gli occhi non riescono a garantire un controllo a 360 gradi. E poi in alcuni Stati ci sono anche legislazioni specifiche da rispettare per tutelare i non vedenti. E allora entrano in gioco le varie ipotesi. I tecnici con gli anelli stanno lavorando al suono del prototipo Audi e-tron. E stanno escludendo sia opzioni troppo fantasiose che altre troppo scontate. Per intenderci le Audi elettriche non avranno il suono di un Jet o di una navicella spaziale da cartone animato
SOUND OF SILENCE Piuttosto, sarà qualcosa di simile a quello che abbiamo sentito in qualche film di fantascienza. Sembra che per le auto con gli anelli il suono sarà molto vicino a quello del prototipo visto "recitare" nel film "I, Robot". Di più non si sbottonano in casa Audi, anche perchè il suono delle proprie auto elettriche diventerà evidentemente un elemento di riconoscibilità nei confronti della concorrenza. E quindi si sprecheranno sessioni "in sala di registrazione" per evitare che una superberlina elettrica abbia lo stesso suono di un'umile utilitaria: speriamo che non si inventino un nuovo optional. In ogni caso la partita è da giocare e apre un nuovo "centro di ascolto" in campo automotive. Sarà interessante monitorare l'approccio dei vari costruttori. E a tanti anni dall'intuizione di Simon & Garfunkel si capisce che, almeno per le auto, il suono del silenzio è quasi realtà.