Cinema e viaggio
Se già tante volte vi abbiamo parlato del legame indissolubile tra cinema e motori, è anche vero che oltre alle corse e ai bolidi, spesso il cinema si è concentrato sul racconto di viaggi. O sulle storie che accadono durante i viaggi. Non è sorprendente che la creatività e l'arte prendano ispirazione dal viaggio, se consideriamo che l'opera su cui praticamente si basa tutta la civiltà occidentale (l'Odissea) non è poi altro che la storia di un viaggio. I film che li raccontano sono tantissimi, e sicuramente per restringere la selezione a dieci titoli ne abbiamo lasciati fuori molti (per esempio Fratello dove sei o Thelma e Louise), ma ecco a voi le nostre scelte!
Accadde una notte (1934)
Il Sorpasso (1962)
Easy Rider (1969)
Duel (1971)
Badlands - La rabbia giovane (1973)
Blues Brothers (1980)
Natural Born Killers (1994)
Tre uomini e una gamba (1997)
Una storia vera (1999)
Mad Max: Fury Road (2015)
Non possiamo che cominciare con un grande classico dell'età dell'oro del cinema, a firma Frank Capra. Il film del grandissimo regista, nato in Italia ma diventato incarnazionedel cinema americano, è stato il primo della storia a vincere ben cinque premi Oscar (successo poi ripetuto soltanto da Qualcuno volò sul nido del cuculo e Il silenzio degli innocenti). Racconta la storia di una giovane ereditiera che fugge dalla famiglia, e nel corso del suo viaggio incontra un giornalista interpretato da Clark Gable. Indovinate come va a finire?
È giusto inserire anche un po' di Italia in questa lista, soprattutto se possiamo contare sul fatto che uno dei nostri film più famosi nel mondo è a tutti gli effetti un road movie. Capolavoro di Dino Risi, interpretato magistralmente da Vittorio Gassman e Jean Louis Trintignant in due ruoli estremamente diversi ma speculari, oltre che essere la storia di un viaggio nel nostro paese è anche un perfetto ritratto degli anni del boom economico. Indimenticabile anche la Lancia Aurelia B24 Convertibile sulla quale viaggiano i due protagonisti.
Il Sorpasso
Che dire di quello che è probabilmente il road movie per eccellenza? Tra tanti film dedicati ai viaggi su quattro ruote è significativo come il più iconico di sempre sia uno che invece fa dell'andare in moto e della libertà che ne consegue una delle sue caratteristiche principali. Non è eccessivo dire che l'immagine di Dennis Hopper e Peter Fonda a bordo dei loro chopper sulle note del rock dell'epoca abbia sostanzialmente contribuito alla diffusione dell'amore per lemotociclette in tutto il mondo. Film di grandissimo successo, realizzato con un budget molto limitato e in modo quasi amatoriale (i due protagonisti sono rispettivamente anche il regista e il produttore del film), racconta un'epoca, i suoi ideali e ne prefigura il finale amaro, facendosi nel contempo amare da milioni di persone per i decenni a venire.
L'esordio alla regia di Steven Spielberg è un breve film per la televisione, ma il suo successo e l'apprezzamento generale sono tali che viene presto allungato per un'uscita come si deve, nelle sale cinematografiche. Da lì in poi sappiamo bene come il giovane Spielberg diventerà uno dei registi più importanti della storia del cinema, ma già in questo film, dalla storia più che semplicissima, assolutamente minimale, e realizzato con pochi mezzi, si può vedere tutta la sua genialità e come è in grado di mettere in scena con poco (sia a livello di script che di risorse) qualcosa in grado di emozionare e coinvolgere profondamente.
Badlands
Badlands - La rabbia giovane (1973)
I campi lunghi, la fotografia perfetta, l'amore per la natura e per il paesaggio sono tra le caratteristiche che faranno grande tutto il cinema di Terrence Malick, e sono tutte caratteristiche perfette per un road movie, quale è in effetti il suo esordio. Interpretato da Martin Sheen e Sissy Spacek, è un altro film realizzato con pochi mezzi, e per il quale Malick è stato non solo regista e sceneggiatore ma anche produttore. Ma è soprattutto un film poetico e indimenticabile per chiunque lo abbia visto.
Un mito. Che altro dire di Blues Brothers? Il cult movie per eccellenza, John Belushi, i Rayban, James Brown, Aretha Franklin, Ray Charles, le musiche, le battute, le scene memorabili... sono troppi da elencare tutti i motivi per amarlo. Non ultimo la mitica Bluesmobile: una Dodge Monaco 440.
Sceneggiatura di Quentin Tarantino, regia di Oliver Stone, protagonisti Juliette Lewis e Woody Harrelson, musica di Leonard Cohen. Potremmo anche chiuderla qui, basterebbero questi elementi per descrivere una delle pellicole più significative degli anni Novanta. Il film è ovviamente un capolavoro, iper violento e grottesco, nonché una riflessione non banale sulla società dello spettacolo. Ma è anche, indiscutibilmente, un road movie a tutti gli effetti.
Natural Born Killers
Un altro po' di Italia nella nostra lista con l'esordio cinematografico del trio di comici più popolare degli anni Novanta, Aldo Giovanni e Giacomo. Sicuramente tra i migliori della loro carriera, è assurto a tutti gli effetti al ruolo di cult movie, con pagine Facebook e profili Instagram dedicati che spopolano proprio ora, a oltre vent'anni dalla sua uscita (ebbene sì). E non è neanche l'unico road movie dei tre comici, la formula infatti venne ripetuta anche nel successivo Così è la vita (1998).
Quando si parla di road movie è più facile immaginarsi i chopper di Easy Rider che il trattorino di Una storia vera. Eppure pochi film sono interamente dedicati al viaggio come questo, che rappresenta un momento insolito nella carriera del mitico David Lynch (notissimo, tra le altre cose, per Twin Peaks). Lasciati da parte l'oscurità e il perturbante, il grande regista racconta la storia semplice e vera di Alvin Straight, un contadino dell'Iowa che a 73 anni andò a trovare il fratello reduce da un infarto a bordo di un trattorino tosaerba, percorrendo in 6 settimane 386 chilometri, viaggiando all'incredibile velocità di 8 km/h. Un anziano su un trattorino non è esattamente Dennis Hopper su una moto fiammeggiante, ma il film è comunque un'opera riuscitissima e toccante, che rappresenta come pochi altri il senso più profondo del viaggio e tutto il suo portato sentimentale.
Mad Max Fury Road
Chiudiamo in bellezza con quello che si può considerare l'apoteosi del road movie, il road movie alla massima potenza, in qualche modo l'opposto di Una storia vera. È il ritorno del mitico George Miller (probabilmente il più famoso regista australiano) alla sua creatura più iconica: la saga di Mad Max. Anche i precedenti capitoli della saga (che regalarono la popolarità a Mel Gibson) potrebbero comparire in questa lista, ma abbiamo deciso di chiuderla con uno dei film più incredibili dell'ultimo decennio. A 70 anni di età, Miller riprende l'universo da lui creato ma lo fa con nuovi personaggi (interpretati tra gli altri da Charlize Theron e Tom Hardy) e con una storia tutto sommato molto semplice. Nel film non succede fondamentalmente molto altro che quello che si può riassumere con ''grandi inseguimenti nel deserto'', e ciononostante, grazie al modo pazzesco in cui è girato, riesce ad essere una delle esperienze di cinema più memorabili da molti anni a questa parte.