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Il futuro è oggi: Lexus ci porta sulla luna


Avatar di Claudio Todeschini, il 22/01/20

4 anni fa - L’esplorazione lunare secondo Lexus: bozzetti, progetti, sogni

L’esplorazione lunare secondo Lexus

Lexus si è divertita a immaginare come e cosa si potrebbe guidare sulla Luna: ecco le affascinanti (e poco realistiche) idee della casa giapponese

MAJOR TOM Torneremo sulla Luna? Sicuramente sì. Quando, in che modo, in quali forme e per far che cosa è un po’ meno chiaro. Ma l’idea in sé continua ad affascinare e far sognare tutti quanti. E quindi, perché non provare a chiedersi come potrebbe essere la vita umana sulla Luna? La rivista Document ha posto questa domanda a un selezionatissimo gruppo di architetti, designer, artisti e persino DJ. Qui potete trovare tutti i contributi finora pubblicati sul progetto Lunar Portfolio.

CHE PATENTE SERVE? Tra le società e i creativi interpellati c’era anche Lexus: Ian Cartabiano, il capo designer del marchio di lusso di Toyota si è divertito, insieme al suo team, a immaginare una serie di veicoli concepiti per muoversi e spostarsi tra le rocciose pianure della Luna. Rispetto a un modello “terrestre”, racconta Cartabiano nell’intervista, la principale differenza di cui hanno tenuto conto i progettisti è stata la minor gravità del nostro satellite, che ha permesso una maggior libertà creativa, in particolare per quanto riguarda le forme di alcuni dei mezzi proposti.

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QUESTIONE DI STILE E così, nei diversi bozzetti che trovate nella galleria qui sotto, vien dato ampio spazio a soluzioni a dir poco estreme, che difficilmente troveranno qualche riscontro nella realtà, dove il pragmatismo e l’efficienza tende ad avere la meglio sullo stile e la ricercatezza. Diciamo che i designer si sono sbizzarriti pensando più alla fantascienza che alla scienza, ma è giusto così. Se mai sarà il caso, ci penseranno poi gli ingegneri a rendere tutto più funzionale (e più brutto).

PER TUTTI I GUSTI Tra le idee proposte ci sono moduli che si spostano sulla superficie lunare sfruttando una enorme “gomma” di nylon che riveste l’abitacolo, navicelle con piscina incorporata e pareti trasparenti per godersi il (desertico) panorama, cruiser spaziali più tradizionalmente sci-fi, macchine con ruote avveniristiche che - sulla falsariga della DeLorean di Ritorno al futuro - possono ruotare su se stesse e trasformarsi in propulsori, rover per l’esplorazione, e persino improbabili veicoli da corsa. Il tutto, manco a dirlo, senza sacrificare gli stilemi estetici della casa di lusso giapponese, tra cui la caratteristica calandra trapezoidale.


Pubblicato da Claudio Todeschini, 22/01/2020
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