Dalla mostruosa Delta S4 alla Stratos, dalla 037 alla Beta Montecarlo: foto e caratteristiche delle Lancia da corsa più vittoriose
IL MITO LANCIA La potenza straripante della Delta S4. La portata rivoluzionaria della Stratos HF. Le emozionanti battaglie della Beta Montecarlo Turbo. E potremmo andare avanti per ore, perché il marchio Lancia ancora oggi trasmette sensazioni forti: non solo a chi ha i capelli grigi. A quanti appassionati non sembra vero, che una Casa tanto gloriosa sia stata messa da parte in fretta e furia. E che un'eredità così prestigiosa non abbia avuto un ruolo nelle logiche commerciali del Gruppo FCA (che come sappiamo fa figli e figliastri).
AMARCORD Su pista, su strada e su terra, le Lancia da competizione hanno segnato un'epoca. Quella a cavallo tra gli anni Settanta e gli Ottanta. Domani sabato 9 e dopodomani domenica 10 dicembre 2017, al Motor Show di Bologna, si svolge il tradizionale Memorial Bettega. Una corsa a inseguimento intitolata a un pilota coraggioso, un orgoglio dell'Italia a motore, che perse la vita al volante di una Lancia 037 al Tour de Corse. La ricorrenza del Memorial Bettega ci ha ispirato un ''amarcord''. Di seguito, e soprattutto nella maxi fotogallery, ecco una veloce carrellata (in rigoroso ordine sparso) delle Lancia che hanno scritto la storia del motorsport. E che in barba ai disegni di Sergio Marchionne, nel cuore degli Lancisti Doc vivranno in eterno.
- Lancia Delta S4
- Lancia Stratos HF
- Lancia Fulvia Coupé HF
- Lancia Delta HF Integrale
- Lancia Rally 037
- Lancia LC2
- Lancia Delta HF 4WD
- Lancia Beta Montecarlo Turbo
LANCIA DELTA S4 (1985-1986)
Per tornare competitivi nei confronti della altre squadre del Mondiale Rally Gruppo B (Peugeot 205 Turbo 16, Audi quattro), la trazione integrale era diventata una necessità inderogabile. La 037 era ormai un'arma spuntata, perciò lo staff Lancia-Abarth condotto dall'ingegner Lombardi diede vita alla Delta S4 (S per ''Sovralimentata'', 4 per le quattro ruote motrici). La S4 fu l'unica Delta mai prodotta per le competizioni a non avere nulla da spartire col modello di serie: fu necessario produrre e mettere in vendita al pubblico 200 esemplari, obbligatori da regolamento per l'omologazione della vettura da corsa. In versione stradale, il motore erogava 250 cv: la versione da gara, al debutto nel 1985 ne aveva 480, mentre l'ultima evoluzione schierata nel Mondiale 1986 poteva sviluppare per brevi tratti anche 650 cv, con una pressione di sovralimentazione di 2,5 bar, tramite un overboost regolabile dall'abitacolo. Nel suo biennio di vita, la S4 ha conquistato 5 vittorie e 15 podi in 12 appuntamenti mondiali. Il negozio James Edition, specializzato in articoli di lusso, in Francia, vende un esemplare di Lancia Delta S4 Stradale con soli 784 chilometri a 500 mila euro.
LANCIA STRATOS HF (1973-1975)
Disegnata da Marcello Gandini, fu la prima Lancia di serie specificamente progettata per i rally. Nella versione definitiva, sia il motore sia la trasmissione erano quelli della Ferrari Dino 246. Abbinato a un telaio monoscocca centrale in acciaio, proprio il gruppo powertrain rese la Stratos un'auto molto competitiva. Venne schierata in gara nell'allora Gruppo 4, dove fu per anni la vettura da battere: Campione del Mondo Rally nelle stagioni 1974, 1975 e 1976, la Lancia Stratos riscosse altri successi di prestigio anche a livello europeo e nei singoli campionati nazionali. Su Autoscout24, un raro esemplare è in vendita a 550.000 euro.
LANCIA FULVIA COUPE' HF (1965-1974)
La Fulvia Coupé HF era una versione sportiva della Lancia Fulvia Coupé, specificamente elaborata per partecipare al Campionato del Mondo Rally: serie in cui ha gareggiato dal 1970 al 1974, vincendo il titolo costruttori nel 1972. L'alterego di serie nacque nel 1965 dalla non fortunatissima berlina Lancia Fulvia. La Coupé era un'elegante sportiva, che divenne un enorme successo commerciale. Prima grazie alla bellezza della linea, in un secondo tempo anche per l'impulso derivante dalle numerose vittorie nei rally. Sempre su Autoscout24, una dozzina di esemplari di Fulvia Coupé sono in vendita a prezzi compresi tra 9.000 e 45.000 euro.
LANCIA DELTA HF INTEGRALE (1988-1993)
La Lancia Delta Integrale è una versione sportiva della Lancia Delta, espressamente progettata per partecipare al Mondiale Rally: campionato in cui ha gareggiato dal 1988 al 1993 ottenendo 5 titoli mondiali costruttori (tra i quali spiccano i due allori di Miki Biasion, unico italiano capace di vincere il titolo piloti) e 35 vittorie. La Delta HF Integrale era in sostanza una evoluzione della Delta HF 4WD, aggiornata in alcuni particolari stilistici e meccanici: parafanghi allargati, nuovo disegno di paraurti e minigonne, nuove prese d'aria anteriori e sul cofano motore, cerchi in lega da 15 anziché da 14 pollici. Migliorate anche sospensioni e impianto frenante, mentre la potenza del motore 2 litri turbocompresso e dotato di intercooler passò da 165 a 185 CV, grazie all'adozione di una turbina Garrett T3 e a una rinnovata gestione elettronica. Una ricca offerta di esemplari è in vendita sul portale Classic Trader a prezzi molto variabili.
LANCIA RALLY 037 (1982-1983)
La Lancia Rally 037 fu progettata in Abarth sulla base del telaio della Lancia Beta Montecarlo Turbo da pista, prodotto da Dallara, e carrozzata da Pininfarina. La versione stradale non riscosse particolare successo e neppure esso fu inseguito: ne furono prodotti giusto 200 esemplari per l'omologazione nel Gruppo B. La Lancia Rally 037 montava un quattro cilindri in linea da 1995 cc di cilindrata, sovralimentato da un compressore volumetrico volumex: sviluppava 205 cv e proiettava l'auto da 0 a 100 km/h in meno di 7 secondi. La versione da gara colse numerose affermazioni, tra cui il Mondiale Rally del 1983. Fu l'ultima auto a 2 ruote motrici a vincere il titolo, nonché l'unica a prevalere sulle più avanzate auto a trazione integrale. Il negozio svizzero Classic Driver ha un esemplare di 037 in vendita, prezzo su esplicita richiesta.
LANCIA LC2 (1982-1986)
Sport prototipo costruito da Lancia per gareggiare nel Campionato Mondiale Sport prototipi categoria Gruppo C, la LC2 è stata l'unico prototipo in grado di tener testa alla formidabile Porsche 956/962. Alla guida di questa barchetta dalla classica livrea Martini Racing si alternarono alcune delle migliori promesse dell'automobilismo italiano, come Riccardo Patrese, Michele Alboreto e Alessandro Nannini. A muovere la LC2 era un V8 di origine Ferrari, ma preparato da Abarth. Il telaio, una monoscocca in alluminio con struttura a nido d'ape e carrozzeria in kevlar, fu invece progettato e realizzato dalla Dallara. Sempre su Classic Driver, una LC2 è in vendita in buono stato di conservazione.
LANCIA DELTA HF 4WD (1986-1988)
Venne presentata nel maggio 1986 e concepita inizialmente per la commercializzazione di serie, ma ben presto Lancia ne intuì le potenzialità di un suo eventuale impiego nelle competizioni. Tanto che fu decisa la sua omologazione nel Gruppo A e la sua iscrizione al Mondiale Rally 1987. L'epopea della Lancia Delta HF 4WD durò tuttavia solo una stagione e mezza, in quanto nel corso del Mondiale 1988 venne rimpiazzata dalla Delta Integrale. Buttate un occhio agli annunci di Autoscout.
LANCIA BETA MONTECARLO TURBO (1980-1981)
Chiudiamo con un classico. Per promuovere e incentivare le vendite della Beta Montecarlo, una piccola coupé stradale a due posti con motore e trazione posteriori presentata nel 1975, Lancia sviluppò una versione da competizione. Nel 1978 nacque così la Beta Montecarlo Turbo, una silhouette Gruppo 5 per gareggiare nel Campionato Mondiale Marche. La carrozzeria studiata dai tecnici Pininfarina venne costruita con materiali compositi e resine artificiali, e pur conservando la somiglianza col modello originale, venne esasperata con spoiler, minigonne e alettoni. L'ingegner Dallara progettò poi un telaio monoscocca portante in acciaio e alluminio, con intelaiatura anteriore per l'avantreno e posteriore per retrotreno e motore. Per una vasta offerta di Lancia Beta Coupé stradali, potete consultare il portale AutoUncle.