CORONAVIRUS: LA ''FASE 2'' DI FERRARI
Il Coronavirus non ha fatto sconti e, come la maggioranza delle aziende, dal mese scorso le fabbriche Ferrari di Modena e Maranello sono state chiuse. Tuttavia il Cavallino Rampante, che ha donato 1 milione per la lotta al COVID-19, starebbe studiando un modo per poter accelerare la cosiddetta fase 2, con la riapertura delle sue sedi principali già da subito dopo Pasqua. Vediamo come.
A MODENA E MARANELLO SI RIAPRIRÀ IL 14 APRILE?
Il programma si chiama ''Back on Track'' (Di Nuovo in Pista) e prevede di riaprire, naturalmente garantendo la salute dei dipendenti e delle loro famiglie. Ferrari ha lavorato direttamente con virologi e altri esperti al fine di creare un ambiente di lavoro sicuro. Se le autorità sanitarie convalidassero il piano, martedì 14 aprile a Modena e Maranello si potrebbe ricominciare. Il procedimento passa attraverso due fasi. Scopriamole.
Ferrari F8 Tributo
LO SCREENING DEI DIPENDENTI E L'APP PER GLI SPOSTAMENTI
La prima procedura consisterebbe nello screening volontario dei dipendenti (e degli eventuali familiari conviventi) con esami del sangue per accertare o meno il contagio da Coronavirus. La seconda prevederebbe che ciascun dipendente sia in grado di utilizzare un'app, con il duplice obiettivo di ricevere supporto medico nel monitoraggio di eventuali sintomi e tenere traccia degli spostamenti, così da poter isolare un eventuale contagio. Il presidente della Ferrari John Elkann ha sottolineato in una lettera agli azionisti che l'app rispetta le leggi sulla privacy ed è uno strumento estremamente prezioso per monitorare l'emergenza e le nuove infezioni tra i dipendenti dell'azienda. Ferrari, inoltre, condividerà i risultati di questo progetto con le autorità sanitarie regionali.