Logo MotorBox
Sicurezza stradale

Aumentano incidenti coi pedoni. La "colpa" è del Coronavirus


Avatar di Lorenzo Centenari, il 25/05/20

4 anni fa - A maggio impennata di incidenti mortali con pedoni. E c'è una ragione

Coronavirus, più incidenti tra auto e pedoni. Ecco perché
A maggio impennata di incidenti mortali. Il terrore del contagio spinge i pedoni a evitare di incrociarsi. E il risultato...

EFFETTI COLLATERALI Quando per salvarti da un possibile contagio corri in braccio ad altri rischi, e pure più concreti. Come quello di essere investiti da un veicolo. C'è un virus che in concomitanza con qualsiasi epidemia compie altrettanti danni della vera e propria malattia. Non attacca i polmoni o altri organi vitali, ma infetta la mente, e non c'è vaccino. Quel virus si chiama ''paura''. L'emergenza COVID-19 ha fatto sì che buona parte della popolazione sviluppasse la fobia da trasmissione, con la conseguenza che gran parte degli individui, più o meno consapevolmente, ha modificato alcuni semplici comportamenti. Tipo quello di camminare in mezzo agli altri.

SOS PEDONI Dal 21 al 23 maggio, le statistiche parlano di 6 pedoni rimasti uccisi dal passaggio di un'auto: su scala nazionale, furono 5 in tutto il mese di aprile. 12marzo, 23 a febbraio. Ora, 6 morti in soli 3 giorni, 10 morti dall'inizio di maggio, più altri 19 in prognosi riservata. Fenomeno in aumento solo a causa del maggiore traffico stradale rispetto alle settimane di lockdown totale? Non proprio. O quantomeno, non solo. Se in alcuni casi le responsabilità sono state già accertate e ricadono sull'automobilista, in altre circostanze le perizie hanno invece accertato il comportamento disattento, e il concorso di colpa, dell'utente più debole. Distrazione da cellulare e musica a tutto volume nelle cuffie sono da anni una concausa degli impatti tra i pedoni e le vetture. Ma ora, c'è di più. E il trend non fa che confermarlo.

VEDI ANCHE



Coronavirus Fase 2, monta la fobia dal marciapiedeCoronavirus Fase 2, monta la fobia dal marciapiede

ANTROPOFOBIA Specie le città più popolose come Roma e Milano registrano oggi un'abitudine tanto diffusa, quanto improvvida: le persone hanno paura di incrociare altri passanti, oppure camminare nella loro stessa direzione a distanza ravvicinata. Risultato: dal marciapiede il flusso si espande fino alla sede stradale, dove l'eventualità di essere urtati è ovviamente maggiore. Idem la manovra di attraversamento pedonale: numerosi utenti passano da un lato all'altro della carreggiata lontano dalle strisce pedonali, più affollate, o comunque a più alta probabilità di incontri ravvicinati (e non certo del terzo tipo). Un eccesso di prudenza di natura sanitaria si trasforma in trappola fatale in chiave di incolumità. A testimonianza di quanto il Coronavirus, pur con tutta la sua virulenza, non ha certo messo in quarantena altri fattori di mortalità. Uno fra tutti, gli incidenti sulle strade.


Pubblicato da Lorenzo Centenari, 25/05/2020
Vedi anche