FASE 2: SI TORNA A COMPRARE AUTO (ONLINE) Dopo due mesi da dimenticare, quando è trascorsa una settimana abbondante dall'inizio della Fase 2 dell'emergenza Coronavirus il mercato online delle auto usate solleva il capo e torna a respirare. Un'analisi della situazione - illustrata nel grafico qui sotto - arriva dal rivenditore diretto di auto online Brumbrum. Dai dati disastrosi della metà di marzo a quelli un po' più incoraggianti degli ultimi giorni, ecco cosa emerge. E in che modo, se confermato, il fallimento di Hertz potrebbe incidere sul futuro - già incerto - di un mercato in timida ripresa.
USATO IN RIPRESA: I NUMERI CONFORTANO Come si nota dal grafico elaborato dall'Osservatorio Brumbrum, la parabola discendente è cominciata con l'entrata in vigore - l'11 marzo - del D.P.C.M. che annunciava l'ormai famoso lockdown generale. Fino all'8 marzo, infatti, nonostante la diffusione del virus nel nostro territorio fosse già cominciata, si continuavano a registrare dati di vendita in linea con il periodo. Il crollo totale, però, è arrivato a metà marzo quando, rispetto a gennaio, sono state vendute il 62% di auto in meno. Dopo una lenta ripresa - il 3 di maggio eravamo ancora al -53% - finalmente la settimana del 4-10 maggio ha permesso di vedere la luce in fondo al tunnel. Un calo del -14% non sarebbe certo da celebrare, ormai tuttavia siamo abituati a interpretare come positive anche cifre anticipate da un segno negativo, se esse segnano una ripresa rispetto al periodo nero in cui abbiamo vissuto due mesi. Ma pende sul mercato la minaccia Hertz...
HERTZ SULL'ORLO DEL FALLIMENTO? Se confermata, la bancarotta di Hertz inonderebbe il mercato con centinaia di migliaia di auto usate, minando il consolidamento della timida ripresa del settore cominciata a metà maggio. L'ipotesi non sembra così remota, visto che l'azienda è attualmente ancora in trattativa con i creditori per evitare il fallimento, e che non è escluso possa concretizzarsi nelle prossime settimane. Per conoscere meglio la situazione difficile in cui si trova il gigante del noleggio, potete leggere il nostro approfondimento sulla crisi Hertz.