Le gloriose forme delle Citroën Traction Avant e DS incontrano la creatività del giovane designer Ora-ïto. I risultati sono Evomobil e UFO, due affascinanti sculture che accompagneranno il lancio meneghino della DS4.
PASSAGGIO DI TESTIMONE Ci sono forme che rimangono impresse nella storia, linee che, come un buon vino, si apprezzano sempre più con il passare degli anni senza che perdano la loro forza ispiratrice. Ne sono un esempio le Citroëndisegnate dall’italiano Flaminio Bertoni, papà della Traction Avant e della indimenticabile DS, oggi fonti d’ispirazione per un altro talentuoso progettista, da qualche anno legato alla Casa francese: Ora-ïto. Dietro questo particolare nome d’arte si nasconde un giovanissimo designer francese, tanto genialoide che a soli trentaquattro anni vanta già numerosi premi e altrettante collaborazioni con le aziende più blasonate, sia nel mondo del design che in quello dell’architettura e della comunicazione.
PIECE OF CAKE Nessuno meglio di lui poteva dunque essere incaricato da Citroën per ridar vita alle forme delle glorie di Casa, creando due sculture con cui accompagnare il lancio della nuova DS4 in occasione dell’imminente Salone del Mobile di Milano. Detto, fatto. Per il fresco progettista è stato probabilmente un gioco da ragazzi, ma la realizzazione di questi due pezziunici è il risultato di un articolato ed affascinante mix di arte, design e pura fantasia, pieno di raffinati richiami alle forme delle due francesine.
SENZA VELI La prima scultura, forse la più affascinante, è un futuristico abitacolo che trae ispirazione dalla Traction Avant, la più “anziana” delle due auto icona. Eppure la Evomobil, questo il suo nome, sembra non spartire nulla con la rivoluzionaria antenata, sfoggiando linee molto lontane e dettagli che sembrano guardare solo al futuro. In effetti, per capire l’origine dell’ispirazione bisogna spogliare lo storico modello francese, mettendo in mostra la particolare conformazione anteriore della prima monoscocca progettata per la produzione di serie.
SCIVOLO VERSO IL FUTURO Tolto il cofano, l’asse anteriore ed il motore, la monoscocca della Traction Avant sfoggiava infatti due lunghi bracci longitudinali, molto simili a quelli che caratterizzano la nuova scultura di Ora-ïto. Per rendere ancora più esplicito il rimando storico, il designer francese ha riproposto gli stessi fori laterali, che abbandonano la loro funzione portante divenendo semplici finezze stilistiche. Come allora, poco più indietro si ritrova anche la stessa superficie a scivolo, che ora diventa un cupo parabrezza, in contrasto con la candida livrea lucida della scultura. Una soluzione che sembra destinata a fare tendenza anche nel mondo dell’auto, seguendo le proposte già viste con i lunotti convessi della recente Zil Limousine Concept e con la nuova Lotus Esprit firmata da Donato Coco.
SCULTURA SPAZIALE Battezzata “UFO”, la seconda scultura reinterpreta invece la fascinosa Citroën DS, con rimandi che si fanno ben più numerosi ed immediati. Il nome non tradisce e, con la sua forma da disco volante, la creazione del giovane designer proietta il pensiero verso le auto del futuro. Soffermando lo sguardo emergono però subito glistilemi della gloriosa Squalo, a partire dalle luci che campeggiano sopra al lunotto. Evidenti rimandi si ritrovano poi nelle cornici cromate che racchiudono le luci posteriori, mentre i gruppi ottici anteriori sembrano quasi ricalcare il profilo di allora, sfoggiando anche gli stessi doppi proiettori, ora inevitabilmente rimpiazzati da una corona di LED.
VIA LUMINOSA Il lancio meneghino della nuova DS4 non sarà accompagnato esclusivamente dalle due sculture: la Casa francese ha infatti organizzato un particolare evento, il “Montenapoleone Design Experience by Citroën”, che si svolgerà in corso Monte Napoleone dal 12 al 17 aprile. Le tre DS4 esposte verranno così incorniciate da una ventina di prodotti realizzati da giovani designer, mentre tutti i 476 metri della via verranno illuminati dalle grandi sculture luminose realizzate dallo stesso Ora-ïto. Ispirati al logo della nuova serie DS, i moduli di 8 metri creeranno dunque un percorso che condurrà i passanti fino a piazza Croce Rossa, dove si potranno finalmente ammirare le due fantasiose sculture d’Oltralpe.