Dopo mesi di aumenti, la benzina cala e torna ai livelli del febbraio scorso. Nel frattempo, oltreoceano Kia e Hyundai devono risarcire alcuni clienti...
PENSIAMO POSITIVO Sarà pure una magra consolazione. Certo è che, di questi tempi, in cui arrivare alla fine del mese può costare tanta fatica, sapere che il prezzo della benzina alla pompa è tornato sotto gli 1,80 euro al litro stampa un timido sorriso sulla faccia.
DATI DICHIARATI Ci si basa, come è d'uopo in questi casi, su una media di rilevazioni (qui effettuate da StaffettaQuotidiana) presa lungo lo Stivale: in pratica, la più economica è risultata TotalErg, con un litro di verde a 1,794 euro, seguita a ruota da Q8 a 1,799. Valori, questi, che non si registravano ormai dallo scorso febbraio, tanto per dare un'idea.
VISIONE GLOBALE Naturalmente, nessun petroliere italiano è diventato improvvisamente magnanimo e neppure il Governo Monti ha deciso di togliere alcune accise che continuano a gravare sull'utente finale. Come si giustifica, quindi, questa diminuzione? Se il prezzo del petrolio al barile non ha risentito di grosse oscillazioni, è la forza dell'euro nei confronti del dollaro ad essere mutata. Senza dimenticare il fatto che, negli ultimi mesi, i prezzi medi dei carburanti raffinati nel mediterraneo sono scesi e hanno consentito alle Compagnie di dare un'ulteriore taglio alla pompa, pur mantenendo sempre fantasmagorici margini di guadagno.
DALLA PARTE DEI CONSUMATORI Proprio in questi giorni, dagli USA arriva una notizia che ha, per certi versi, dell'incredibile. Il gruppo Hyundai/Kia ha annunciato che risarcirà in denaro i (furiosi) clienti per il consumo di alcuni modelli – 13, per la precisione – giudicato eccessivo dall'EPA, l'ente governativo per la protezione dell'ambiente, rispetto ai dati dichiarati dal costruttore. Il gruppo coreano si è quindi scusato con i propri automobilisti e, per spiegare le sue ragioni (dovute ai differenti metodi di rilevazione, secondo la Casa) ha acquistato paginoni sui principali quotidiani a stelle e strisce. Il precedente, insomma, si è creato: che finalmente anche l'Unione Europea si attivi per cambiare in modo significativo il metododi rilevazione dei consumi omologati, spesso irrealistici nell'uso quotidiano? Prime novità sono attese -con comodo - con l'entrata in vigore dell'Euro 7, previste prima del 2020.