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Ambiente e pneumatici

Si avvicina la data del cambio gomme, si apre la stagione della sostenibilità


Avatar Redazionale, il 05/04/22

2 anni fa - Cambio gomme 2022. Michelin e la sostenibilità, la prova dei Pilot Sport 4 S

Cambio gomme 2022. Michelin e la sostenibilità, la prova dei Pilot Sport 4 S
Ci si prepara a cambiare le gomme in vista della scadenza del 15 aprile. Quanta attenzione ambientale mettiamo nella scelta degli pneumatici?
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Mancano pochi giorni a uno degli appuntamenti a cui si sono ormai abituati tutti gli automobilisti italiani: dal prossimo 15 aprile scatta infatti l’obbligo di montare le gomme estive e, come sempre, c’è tempo un mese – fino al 15 maggio – per mettersi in regola. Un appuntamento importante, soprattutto per la sicurezza di chi guida: con l’aumento delle temperature aumentano gli spazi di frenata – fino al 20% – delle gomme invernali, realizzate con mescole più morbide. A questo proposito, in discussione c'è anche il Bonus Pneumatici 2022, che abbiamo approfondito nei giorni scorsi.

PNEUMATICI SOSTENIBILI: OK, MA PER CHI? 

Michelin e la sostenibilità: le Michelin Pilot Sport 4 SMichelin e la sostenibilità: le Michelin Pilot Sport 4 S

In questo periodo, in cui si fa un gran parlare di gomme, è utile portare l’attenzione anche ad altri aspetti che riguardano gli pneumatici, in particolare il loro impatto ambientale. Quando li acquistiamo paghiamo il contributo per lo smaltimento dei Pneumatici Fuori Uso (PFU), e tendenzialmente non pensiamo più a quello che succede una volta che li buttiamo via. Ogni anno in Italia si producono 380.000 tonnellate di pneumatici da smaltire: visto che dobbiamo cambiare le gomme all’auto, forse possiamo cominciare a capire come dare una – piccola, ma non trascurabile – mano al pianeta, anche quando sostituiamo gli pneumatici. 

Michelin e la sostenibilità: le Michelin Pilot Sport 4 S disponibili in diverse misureMichelin e la sostenibilità: le Michelin Pilot Sport 4 S disponibili in diverse misure

SOSTENIBILITÀ PER TUTTI C’è chi ritiene che essere “green” sia una cosa da ricchi, che la sostenibilità ambientale non possa andare di pari passo con quella economica di una famiglia. In parte è vero, ma lo è perché ci siamo abituati – male – ad avere tutto a poco prezzo, senza preoccuparci più di tanto delle conseguenze. Prima che un impegno economico, la sostenibilità riguarda direttamente le nostre scelte quotidiane. Essere sostenibili vuol dire innanzitutto cambiare mentalità, senza guardare solo al prezzo (basso), anche quando scegliamo gli pneumatici per la nostra auto. Per rendersi conto, in fondo, che le scelte più sostenibili per il pianeta lo sono anche per il portafoglio.

Michelin e la sostenibilità: montagne di pneumatici abbandonatiMichelin e la sostenibilità: montagne di pneumatici abbandonati

L’IDEA GIUSTA Tutti gli pneumatici Michelin hanno una caratteristica che li accomuna, e che ci aiuta a compiere un passo nella direzione giusta: sono progettati per mantenere i parametri di tenuta di strada, di efficienza e di prestazioni fino al termine del loro ciclo di vita. Non sono le gomme che costano di meno in assoluto, ma sono quelle su cui poter contare di più, fin quando il battistrada arriva a fine corsa. Un approccio che rende quanto mai concreta l’idea di sostenibilità: per il pianeta, ma anche per il nostro portafoglio. Perché le gomme progettate in questo modo durano di più, e questo vuol dire cambiarle meno spesso. Alla lunga si spende di meno, e le montagne di pneumatici delle discariche finiscono per essere un po’ meno alte.

SOSTENIBILITÀ: LA SCELTA DI MICHELIN

Michelin e la sostenibilità: un progetto a lungo termineMichelin e la sostenibilità: un progetto a lungo termine

Sostenibilità nel settore degli pneumatici però non è realizzare una gomma “green” e lasciare tutto il resto come prima. Sostenibilità è una strategia che coinvolge l’intero processo produttivo, gli impianti industriali, e solo in ultima analisi la gamma di pneumatici. Non si diventa sostenibili da un giorno all’altro, non ci si improvvisa “attenti all’ambiente” solo a parole. Anche e soprattutto per questo, Michelin impiega oltre seimila persone nel suo reparto di Ricerca e Sviluppo, in tre continenti (America, Europa e Asia).

PAROLA D’ORDINE: INNOVAZIONE L’obiettivo ambizioso, quello a lungo termine, e che richiede più tempo e impegno, è arrivare a produrre pneumatici in maniera pulita al 100%, senza produzione di CO2, senza sprecare risorse e utilizzando solo materiali di scarto. Un traguardo bellissimo, da cui però – molto onestamente, va detto – Michelin ammette di essere ancora piuttosto lontana. Vuole arrivarci entro il 2050, e magari un po’ prima. Che non è domani, e non è neppure dopodomani. 

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Michelin e la sostenibilità: la produzione di un pneumatico con materiali riciclatiMichelin e la sostenibilità: la produzione di un pneumatico con materiali riciclati

UN PASSO ALLA VOLTA Ma per arrivarci occorre iniziare a camminare. Già oggi il 30% dei componenti usati nella produzione di pneumatici sono ricavati da fonti naturali, riciclate o sostenibili: scarti vegetali, plastica degli imballi come i vasetti dello yogurt, il nero di carbonio che arriva dalle gomme a fine vita invece che dal catrame. Una percentuale che Michelin conta di aumentare sempre di più nel corso dei prossimi anni.

Michelin e la sostenibilità: in futuro, sempre meno materie primeMichelin e la sostenibilità: in futuro, sempre meno materie prime

NIENTE È GRATIS La sua strategia ha un nome molto preciso:, “All-Sustainable”, tutto dev’essere sostenibile. Per le persone, per il pianeta, e per il profitto. Mi ha stupito positivamente il fatto che Michelin abbia messo esplicitamente per iscritto questa parola, che solitamente ha una connotazione negativa. In maniera trasparente, ma corretta, Michelin riconosce che il guadagno è importante: perché la sostenibilità non è gratis, neppure per le aziende. Perché il profitto serve, se consente di mettere a terra investimenti e risorse per il cambiamento. Risorse che vengono spese per trasformare a 360° il modo di produrre e di lavorare di un’azienda di simili dimensioni: riducendo gli sprechi di risorse, facendosi guidare dai principi dell’economia circolare (ridurre, riutilizzare, rinnovare e riciclare), imparando a estrarre le materie prime per le gomme nuove da quelle vecchie.

MICHELIN PILOT SPORT 4 S 

Tra le gomme di nuova generazione di Michelin, frutto della sua strategia di sostenibilità a tutto tondo, ci sono anche le Pilot Sport 4S che abbiamo montato su un’auto tra le più green in circolazione, una Volvo C40 completamente elettrica, dalle sinuose linee da SUV coupé e con ben 408 CV di potenza sotto il cofano. Due motori, uno per asse, trazione integrale e 660 Nm di coppia disponibili praticamente all’istante. Una compatta elettrica talmente potente da avere misure diverse davanti e dietro, 235/45 e 255/40 rispettivamente.

Michelin e la sostenibilità: le Michelin Pilot Sport 4 S su Volvo C40Michelin e la sostenibilità: le Michelin Pilot Sport 4 S su Volvo C40

UNA SCELTA COERENTE I Pilot Sport 4S sono pneumatici presentati per la prima volta nel 2017, a dimostrazione che l’impegno sulla sostenibilità assunto da Michelin non è storia di oggi, non segue la moda “green di questo periodo, ma fa parte del percorso di innovazione e cambiamento intrapreso anni fa. Frutto di un progetto a lungo termine, e che beneficia di continue innovazioni e passi avanti nella ricerca. Le Pilot Sport 4 S sono gomme ad alte prestazioni, anche questo fattore di non poco conto: anche le auto sportive possono – e devono – cercare lo stesso approccio sostenibile che vogliamo sulle auto di tutti i giorni.

Michelin e la sostenibilità: le Michelin Pilot Sport 4 S nei test sul bagnatoMichelin e la sostenibilità: le Michelin Pilot Sport 4 S nei test sul bagnato

DUE MESCOLE Gli pneumatici Michelin Pilot Sport 4 S sono asimmetrici, caratteristica già vista su molte altre gomme. Quello che li rende unici è la composizione bimescola, con due elastomeri diversi sul lato esterno e su quello interno: il primo pensato per fornire più grip sull’asciutto e nelle curve, il secondo (realizzato con una mescola di silice ed elastomeri funzionali) per migliorare le performance sul bagnato. I solchi del battistrada diventano più larghi man mano che ci si sposta dall’esterno verso l’interno: una soluzione che permette un miglior deflusso dell’acqua per evitare l’aquaplaning. La fascia di rinforzo sotto il battistrada è realizzata da una tela in aramide (una fibra simile al Kevlar) e nylon. Da ultimo, ma non meno importante – considerando soprattutto la fascia di auto per cui è pensata questa gomma – i Pilot Sport 4 S hanno un cordolo di protezione per il cerchio, che serve a evitare antipatici contatti con i marciapiedi.

Michelin e la sostenibilità: le Michelin Pilot Sport 4 SMichelin e la sostenibilità: le Michelin Pilot Sport 4 S

COME VANNO I PILOT SPORT 4 S Lascio all’esperienza del nostro direttore la valutazione sulla bontà del Pilot Sport 4S, provato direttamente in pista, dove lo pneumatico Michelin dà il meglio di sé. Mi limito solo a sottolineare un aspetto, ossia la versatilità di questa gomma, che nasce principalmente per berline sportive e ad alte prestazioni, ma che se la cava benone anche sui SUV (come la nostra Volvo C40), il segmento di mercato che maggiormente conquista il cuore degli italiani.


Pubblicato da La Redazione, 05/04/2022
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