BUGATTI CHIRON E IL RECORD 0-400-0: I TRUCCHI PER FILMARLA
IL PRIMATO Nel 2017, ancor prima di diventare l'auto più veloce al mondo, la Bugatti Chiron mise a segno un altro primato: quello nel cosiddetto 0-400-0. Come funziona? Facile: partenza da fermo; accelerazione fino a 400 km/h; frenata fino a fermarsi. Per completare la manovra sono bastati 42 secondi. Teatro della sfida la pista Volkswagen di Ehra-Lessien, in bassa Sassonia, Germania. Al volante del bolide l'ex pilota di F1 Juan Pablo Montoya. In fondo all'articolo trovate il filmato dell'evento. Ma la domanda nasce spontanea: come fai a riprendere un'auto che va più forte di tutte le altre? I trucchi del video sono svelati in un dietro le quinte (making of in inglese), che l'autore Al Clark, ha pubblicato su YouTube e che trovate qui sotto.
RIPRESE A 400 ALL'ORACome avrete visto la scelta di Bugatti è stata quella di realizzare un vero e proprio mini cortometraggio, più che un semplice video che attestasse il record, magari realizzabile semplicemente montando una telecamera onboard. Per far ciò, la Casa si è rivolta ad alcuni professionisti dell'industria cinematografica automobilistica e ha messo in campo diverse risorse. Prendendo spunto da Clark, una piccola anticipazione: a riprendere la Chiron non è stata una Supra.
COSA C'ENTRA UNA CATERHAM? Nel making of di Clark compare anche una Caterham e quella sì, a differenza della Toyota Supra, è stata utilizzata per le riprese. L'auto montava un telaio rigido sul quale, davanti al parafango anteriore, era fissata la telecamera. Durante il making of vedrete impiegata la Caterham anche in modo... curioso: per alcune riprese sono stati costretti ad usare il suo cofano come un pannello qualunque, per schermare i riflessi della luce sul parabrezza della Chiron.
UN DRONE? NON PROPRIO Se avete guardato il film del record avrete certamente notato la presenza di riprese aeree. Inizieremo dunque da lì. Verrebbe logico pensare all'utilizzo, ormai frequentissimo, di un drone. Ma sarebbe sbagliato. Come spiega infatti Al Clark, un drone, oltre ad essere troppo lento per la Chiron, non avrebbe potuto sostare in aria per tutto il tempo delle riprese, durate circa un'ora. Ad effettuare i video dall'alto, quindi, non un drone, ma un elicottero: l'Aerospatiale 355N Ecureuil. Proprio in merito all'uso dell'elicottero, un'altra curiosità: Clark spiega come, durante le riprese aeree, lui fosse a bordo del velivolo a gestire la regia, mentre in auto con Montoya ci fosse un altro operatore per coordinare le azioni col pilota colombiano. Con il montaggio, però, l'assistente è stato sapientemente rimosso dal video e quindi nessuno avrebbe potuto sospettare della sua presenza all'interno dell'auto.
VELOCE COME UNA CHIRON E infine arriviamo alla domanda cruciale: cosa può avere mai seguito una Bugatti Chiron nello 0-400-0? Un aereo? Un auto jet? Un altro elicottero? La risposta è banale: semplicemente un'altra Chiron. E se affiancare le due auto più veloci al mondo ha reso senza dubbio più facile le riprese a terra, c'è ancora un aneddoto che Clark svela a riguardo: la telecamera, montata sulla parte posteriore della Bugatti, era proprio in prossimità dell'uscita dei gas di scarico, col risultato che l'obiettivo della telecamera andava fuori fuoco durante le riprese. La scoperta è stata fatta a lavori ultimati, in fase di montaggio, dove ormai sarebbe stato impossibile ripetere il lavoro. Ma per fortuna, per quanto Clark non lo ritenga perfetto, il lavoro è venuto piuttosto bene. Qui sotto trovate il cortometraggio del record, con Montoya al volante.