L'azienda bergamasca scende in campo nella lotta alla pandemia: un milione di euro a tre strutture orobiche in trincea contro il virus
BREMBO PER BERGAMO È di certo un legame molto profondo, quello che lega Brembo, l’azienda italiana leader mondiale nel settore degli impianti frenanti, e la città di Bergamo. La sede di Stezzano è a una manciata di chilometri dal capoluogo lombardo e da comuni come Seriate, colpiti da una pandemia che si è purtroppo trasformata in tragedia per la popolazione locale. Così, mentre anche al Kilometro Rosso si osserva il lockdown in attesa di tempi migliori per riprendere la produzione, la lotta si sposta nel campo del contenimento e della frenata del virus. E, dopo aver già contribuito a sostenere economicamente il reparto di terapia intensiva dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, vero e proprio avamposto per il contrasto al CoViD-19, adesso l’azienda guidata da Alberto Bombassei ha donato un altro milione di euro.
DIFESA E RICERCA Tre i soggetti beneficiari della donazione di Brembo: se da un lato, continua il sostegno al nosocomio orobico ormai alla ribalta delle cronache nazionali, dall’altro non manca una particolare attenzione alla ricerca per fermare la pandemia. I fondi sono infatti devoluti anche alla Fondazione per la Ricerca Ospedale di Bergamo (From) e all’Istituto Mario Negri. Due strutture che combinano ricerca clinica e farmacologica allo scopo di trovare quanto prima una cura che possa salvare vite umane.