L'EATALY DELLE AUTO Oscar Farinetti, inventore della catena dedicata ai generi alimentari Eataly e di Unieuro, ha deciso di darsi anche alle quattro ruote. Il nuovo punto vendita dedicato alla mobilità sostenibile si insedierà a Torino, nel polo dei beni sostenibili ed etici. Veicoli a basse emissioni, tutti italiani. Ecco come funzionerà.
2 MILA METRI QUADRI Al piano terra di questo grosso edificio di 5 piani e 15.000 metri quadrati ci saranno veicoli a due, tre e quattro ruote a basso impatto ambientale. Farinetti garantisce ''Belli, sicuri e facili da usare''. E naturalmente italiani. Il manager piemontese (lui è di Alba) è andato da John Elkann per illustrargli il progetto. Che pare sia stato gradito dall'erede della famiglia Agnelli, tanto che da Green Pea ci sarà uno spazio dedicato ai veicoli FCA: dalla Fiat 500 elettrica alle Jeep ibride, ma anche le auto a metano. E per chi arriverà a bordo di auto elettriche o ibride plug-in ci saranno 26 colonnine frutto della partnership con Enel X.
LA SVOLTA DELL'ELETTRICO Farinetti ha avuto il fiuto per questa avventura sostenendo che, per quanto si vedano ancora poche auto elettriche in Italia, ora è il momento di spingere forte su di loro: ''Sono persuaso che siamo alla svolta dell'elettrico''. Non a caso il manager dichiara di muoversi con un'Alfa Romeo Stelvio, ma di essere in attesa di una 500 elettrica. E di fronte al basso numero di veicoli elettrici in Italia, alla scarsità di infrastrutture, Farinetti risponde così: ''Le infrastrutture si possono fare. I consumatori sono scettici anche per l’autonomia e i costi. Ma lo sviluppo fa crescere l’autonomia e tra sconti e incentivi la soglia si sta abbassando. L’auto elettrica può e deve diventare uno status symbol. Come nei Paesi del Nord, dove fare la raccolta differenziata o guidare un veicolo elettrico con una forte motivazione etica è figo''.
COME È NATA L'IDEA L'illuminazione per Farinetti è arrivata anni fa, a New York: ''Sei anni fa, uscendo da Eataly New York, ho visto in un negozio un abito con un cartello che ne sottolineava i tessuti rispettosi dell’ambiente. Ho pensato: geniale''. Green Pea, infatti, non si occupa solo di eco-mobilità, ma allarga il concetto di sostenibilità a molti altri settori produttivi: ''Si occupa di energia e beni durevoli: mobili, abiti e, appunto, veicoli green. Ho girato l’Italia per quattro anni a cercare aziende in sintonia: ne ho trovate una cinquantina, eccezionali. Armadi senza formaldeide, vestiti da materiali riciclati...''. La Società è in larga maggioranza della famiglia Farinetti, insieme ad amici che lo seguono da sempre, ma a guidarla ci sarà il figlio Francesco. L'inaugurazione, inizialmente prevista per agosto, slitterà qualche mese avanti. In bocca al lupo, quindi.