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One-off all'asta

Aste folli, è la volta della Isdera Commendatore 112i del 1993


Avatar di Claudio Todeschini, il 17/12/20

4 anni fa - All’asta nel 2021 la Isdera Commendatore 112i del 1993: la storia

All’asta nel 2021 la Isdera Commendatore 112i del 1993: la storia
Preparate il portafoglio: questa splendida one-off tedesca (dedicata a Enzo Ferrari) verrà messa all’asta il prossimo anno. Senza prezzo di partenza

IN RICORDO DI ENZO FERRARI Il nome è italiano, ma non fatevi trarre in inganno: questo gioiello su ruote è stato così chiamato in omaggio a Enzo Ferrari, ma il suo creatore è l’ingegnere tedesco Eberhard Schulz, come spiega bene il sito d’aste Sotheby’s, che l’anno prossimo metterà in vendita la Isdera Commendatore 112i, esemplare unico realizzato nel 1993.

Isdera Commendatore 112i: vista frontaleIsdera Commendatore 112i: vista frontale

UN VISIONARIO Schulz è un tipo piuttosto particolare: per convincere Porsche ad assumerlo, alla fine degli anni Settanta, si è presentato al quartier generale della casa di Stoccarda con un’auto costruita da lui, la Erator GTE, pronto a mostrarla a chiunque fosse stato attratto da quel curioso oggetto. Lo stratagemma ha funzionato, almeno per qualche anno. In seguito Schulz è andato a lavorare per un piccolo studio chiamato B&B, per poi mollare tutto e fondare Isdera, abbreviazione di ''Ingenieurbüro fur Styling, DEsign und RAcing''.

Isdera Imperator 108iIsdera Imperator 108i

IL SOGNO DELLA STELLA Il sogno di Schulz era realizzare una versione moderna della Mercedes-Benz 300SL, che si concretizzò nella Imperator 108i, sportiva con ali di gabbiano, il V8 da 5 litri M117 di Mercedes, e un abitacolo realizzato attingendo ai cataloghi aftermarket di diversi produttori. Ne sono stati costruiti meno di venti esemplari, tra il 1983 e il 1991.

Isdera Commendatore 112i: gli interniIsdera Commendatore 112i: gli interni

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BUONA LA SECONDA Decisamente più riuscita, almeno dal punto di vista stilistico, la seconda vettura realizzata da Schulz, la Commendatore 112i. Una sportiva concepita per essere ancora più estrema, sia nel design che nelle prestazioni: il V8 ha lasciato spazio al V12 da 6 litri utilizzato da Mercedes nelle sue classe S e SL (e in seguito montato anche sulla Pagani Zonda). In assenza di un cambio manuale adeguato di origine Mercedes, Schulz ha optato per quello utilizzato dal preparatore RUF sulle sue Porsche: un cinque marce a cui l’ingegnere tedesco ha aggiunto un sesto rapporto, così da spingere i 400 CV della Commendatore fino alla impressionante velocità massima di 340 km/h.

Isdera Commendatore 112i: il V12 MercedesIsdera Commendatore 112i: il V12 Mercedes

ANCHE IL PERISCOPIO Le sospensioni attive sono state realizzate in collaborazione con BBS e Bilstein, permettendo così all’auto di abbassarsi in velocità e ridurre il carico aerodinamico. Per lo stesso motivo, anche sulla Commendatore si trova il curioso “periscopio” sul tetto che sostituisce gli specchietti retrovisori, e che permette di guardare dietro attraverso un piccolo vetro sul tetto.

Isdera Commendatore 112i: il Isdera Commendatore 112i: il

MALEDETTA CRISI I piani di Schulz per la sua supercar erano ambiziosi, e tra questi c’era anche la 24 ore di Le Mans. Purtroppo, gran parte dei finanziamenti di Isdera provenivano dal Giappone, sul quale si è abbattuta una grave crisi economica nel 1993, che ha ridimensionato i sogni del piccolo atelier tedesco. Alcuni investitori svizzeri hanno cercato di riportare in vita la Commendatore concedendone la licenza per il videogioco Need for Speed II del 1997, modificandone alcuni aspetti e portandola al Salone di Francoforte del 1997 dove fu esposta con il nome di Silver Arrow. L’auto venne effettivamente venduta, passando per le mani di diversi proprietari prima di tornare a casa, in Isdera, dove è stata riportata alle condizioni originali, pronta per essere messa nuovamente in vendita.

BASE D’ASTA: ZERO L’auto segna circa 10.500 km sull’odometro di bordo, ed è omologata per la circolazione su strada in Germania, e quindi in tutta Europa. Sotheby’s non ha fornito una stima del possibile prezzo di vendita, né una base d’asta sotto la quale non è possibile scendere. Questo vuol dire che, a meno di cambiamenti dell’ultima ora, il prezzo sarà deciso solo da chi prenderà parte all’asta, che si terrà a Parigi il prossimo anno. Ci farete un pensierino?


Pubblicato da Claudio Todeschini, 17/12/2020
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