Dopo i picche di BMW e Daimler, ecco chi potrebbe fare l'auto elettrica di Apple
COSI’, NEIN! Daimler e BMW si sono tirate fuori. O almeno questo è quanto riportano le cronache tedesche per voce dell’Handelsblatt, un autorevole quotidiano economico-finanziario. La Apple Car non avrà, dunque, né le forme della i3 né i geni delle coupé di Stoccarda. A quanto pare, i discorsi tra le parti si sono arenati sulle nuvole: Apple vorrebbe infatti che il software della sua auto elettrica fosse integrato all’iCloud, mentre i costruttori tedeschi preferirebbero tenerlo onboard per proteggere meglio i dati personali dell’automobilista. Una tesi che è anche elemento portante delle future strategie di entrambe i brand.
L’OUTSIDER Dunque, chi costruirà la Apple Car? Le trattative sono aperte e, nelle ultime ore, il nome più caldo è diventato Magna Steyr. Abituato a lavorare conto terzi nella realizzazione di auto premium, il costruttore austriaco avrebbe il profilo del partner ideale per Apple. E la capacità produttiva di certo non gli manca, a maggior ragione ora che Magna si prepara a dismettere le linee di Countryman e Paceman.
LA VENDO O LA PRESTO? Resta però da capire come intenda muoversi la Mela. Lancerà la Apple Car (o iCar, che dir si voglia) sul mercato oppure inizierà con i noleggi, stringendo una partnership con qualche grande firma del rent-a-car? Per la Frankfurter Allgeimene Zeitung la seconda ipotesi sarebbe la più accreditata, visto che Apple, per vendere ai privati, dovrà pur avere il tempo di attrezzarsi con delle concessionarie.
LA DISEGNO IO Intanto, mentre si discute su chi costruirà la Apple Car, fioccano i primi curriculum per disegnarla. L’autocandidatura è illustre: arriva nientemeno che da Giorgetto Giugiaro. “Mi candido ufficialmente a progettarla”, ha dichiarato il designer in un’intervista a Repubblica, nella quale entra anche nel merito delle difficoltà che un progetto automobilistico impone rispetto a qualsiasi altro oggetto di design industriale. Per fare la Apple Car “Ci vuole coraggio”, ha ammonito Giugiaro. Lui non si tira indietro, quelli di Cupertino tantomeno. Infatti, secondo il Wall Street Journal, in California ci sarebbero già 600 persone al lavoro. Destinate a triplicare nel prossimo futuro.