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Editoriale

Come sarebbe il mondo senza Android Auto e Apple CarPlay?


Avatar di Claudio Todeschini, il 14/05/23

1 anno fa - Android Auto e Apple CarPlay: per GM si possono togliere. E per gli altri?

Android Auto e Apple CarPlay: per GM si possono togliere. E per gli altri?
GM toglierà dalle auto elettriche i due più diffusi protocolli di connettività, sostituiti da un sistema integrato. Mossa arguta o suicidio commerciale?

Sono uno che si abitua in fretta alle comodità, anche andando in macchina, e una di queste è collegare lo smartphone all’infotainment dell’auto, così da poter ascoltare la mia musica preferita, e - se serve - fare e ricevere telefonate in sicurezza. Se poi c’è anche Apple CarPlay di serie, magari wireless, tanto meglio: pochi istanti, e mi ritrovo sullo schermo il mio Waze, il mio Spotify, e sono un guidatore felice. In redazione mi prendono tutti in giro (e un po’ li capisco), perché collego il telefono anche se devo guidare un’auto per mezz’ora, magari per restituirla al termine della prova di un altro collega. È più forte di me: mi sento maggiormente a mio agio, sono più rilassato, e di riflesso credo di guidare in maniera più attenta e sicura.

Nuova Lancia Ypsilon, Apple CarPlay e Android Auto di serieNuova Lancia Ypsilon, Apple CarPlay e Android Auto di serie

VUOI METTERE LA COMODITÀ? Sono uno che apprezza il fatto che Apple CarPlay e Android Auto siano sempre più diffusi sulle nuove auto, e ancor di più quando il protocollo di connessione è wireless: una volta che connetti lo smartphone la prima volta, poi puoi tenerlo in tasca, o nello zaino, e quando risali in macchina ti ritrovi la tua schermata personale già pronta all’uso, senza smanettare con gli ormai scomodi cavi. 

Porsche Classic Communication Management Plus (PCCM Plus), infotainment per le Porsche vintagePorsche Classic Communication Management Plus (PCCM Plus), infotainment per le Porsche vintage

#EINVECEGeneral Motors, invece, ha deciso che i suoi prossimi modelli elettrici (e solo quelli) potranno tranquillamente fare a meno di CarPlay e Android Auto. Già la prossima Chevrolet Blazer BEV, prevista per il prossimo anno, avrà un sistema proprietario che renderà inutile i protocolli esistenti (ma supporterà comunque la connessione Bluetooth, e vorrei anche vedere): analogamente a quanto visto su Volvo XC40 qualche mese fa, sarà quindi l’auto stessa a diventare un device a cui collegare il proprio account personale, un dispositivo in più che si aggiunge ai tanti che già possediamo, con le sue app. La differenza, tutt’altro che marginale, tra la soluzione di Volvo e quella di GM è che la casa svedese permette comunque di avere Apple CarPlay e Android Auto, e lascia all’utente decidere la soluzione preferita. GM invece chiude completamente le porte alle connettività esterne. Perché? Per diversi motivi.

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PRIVACY?QUASI Il primo riguarda il controllo dei dati dell’auto: quando uno smartphone si collega all’infotainment, chiede di poter accedere a una nutrita serie di informazioni. Molte sono di natura squisitamente tecnica (come la percentuale di carica della batteria, l’uso dell’ABS), molte altre sono legate alle abitudini e all’utilizzo dell’auto (posizione, stile di guida, tragitti ricorrenti ecc.). La soluzione di GM permette al costruttore di mantenere la proprietà e il controllo su tutti questi dati, togliendolo ai colossi Google e Apple (che sappiamo star lavorando a un’auto, figuratevi quanto sono preziosi i dati che raccoglie ogni giorno).

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SHOW ME THE MONEY C’è poi una ragione puramente economica, legata proprio ai dati di cui sopra: sviluppando il proprio infotainment, e il proprio sistema di connettività, GM sarebbe in grado di raccogliere più dati complessivi, compresi quelli legati alle abitudini dei clienti, su come viene guidata e caricata un’auto, e idealmente monetizzare questa esclusiva fornendo servizi in abbonamento, che magari su smartphone già sono disponibili. Alcune app saranno gratuite per un determinato periodo (Google Maps per otto anni), altre come Spotify richiederanno un abbonamento aggiuntivo.

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LORO SONO PIÙ BRAVI... Poi ci sono le motivazioni ufficiali, fornite dalla stessa GM: le attuali soluzioni sono buone, dice Scott Miller, vice presidente della divisione software della casa, ma la loro punta a essere di gran lunga migliore, per la soddisfazione degli automobilisti. Ancora, dice Miller, “abbiamo dati cliente che dicono che quando un sistema è integrato nell’auto, funziona bene e non serve smanettare col telefono per abbinarlo o fare altre cose, quando sali in auto e tutto funziona senza intoppi, allora alla fine questo sistema ti piace di più”.

... MA NOI SIAMO ABITUDINARI Sarà vero? Uno studio della AAAFTS (American Automobile Association Foundation for Traffic Safety) dice in realtà l’esatto contrario, ossia che i sistemi di connettività come Android Auto o Apple CarPlay usati al posto dell’infotainment proprietario aumentano la sicurezza alla guida e riducono lo stress, perché gli automobilisti usano sistemi a loro già familiari in maniera più rapida e veloce, evitandosi la “fatica” (passatemi il termine) di imparare a usare un altro sistema per navigare, o anche solo per fare telefonate.

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CHI SEGUIRÀ? Al momento, Tesla è l’unica altra casa che realizza il proprio sistema di infotainment e non supporta Apple CarPlay e Android Auto, ma solo la connettività Bluetooth dallo smartphone per musica e telefonate. Nel caso della casa di Elon Musk, però, la scelta fin dall’inizio è sempre stata quella di realizzare internamente ogni singolo elemento dell’auto, software compreso. Altre case, come Ford, si chiamano fuori: pur continuando a lavorare sui propri infotainment (l’ottimo Sync 4, nel caso dell’Ovale Blu), non toglieranno il supporto ad Apple CarPlay e Android Auto, per un motivo molto semplice, come ammette candidamente Jim Farley, CEO di Ford: “in quel settore non ti puoi aspettare di fare molti soldi. Quelli arriveranno da altri aspetti, come la sicurezza e la guida autonoma”. In più, dice Farley, il 70% dei clienti Ford possiede un iPhone: “perché dovremmo scontentarli? Meglio concentrarsi per offrire un’esperienza ancora migliore con Android e CarPlay”.

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CERTO CHE... Quello che secondo me manca, in questa discussione, e che rappresenta il punto cruciale della questione, è il fatto che gran parte della gente se ne frega di avere Apple CarPlay, un nuovo infotainment di General Motors, Google Automotive o anche una banalissima connessione Bluetooth all’auto. Quante persone vedete al volante di macchine nuovissime, spesso bestioni da 80mila euro full optional, che girano in città col telefono in mano?


Pubblicato da Claudio Todeschini, 14/05/2023
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