INSEGUE IL DELTONE Uno youtuber americano, qualche anno fa, la toccava piano: ''La Honda S2000 ha un pregio: è l'unica auto che riesce a far stare zitti i maniaci della Mazda MX-5''. Sarà che ne hanno fatte e vendute poche, sarà per le indiscusse peculiarità tecniche, attorno alla spider giapponese è sorto una specie di culto che negli ultimi anni ha visto le quotazioni delle auto d'occasione raggiungere cifre ragguardevoli. Ad oggi, sul mercato italiano, la media è tra i 20.000 e i 30.000 euro per esemplari nemmeno troppo freschi. E accanto a quei pochi che si accontenterebbero di molto meno, con richieste intorno ai 10.000 euro, non manca chi spara cifre vicine ai 50.000 euro. Folli? Per ora sì, ma le quotazioni sembrano testimoniare che lo ''squaletto'' - come lo chiamano gli appassionati del modello - sta diventando un'icona al pari del mitico Deltone, le cui versioni stradali più rare possono superare 150.000 euro di valore. Cifre per ora irraggiungibili per la Honda S2000, ma ci stiamo avvicinando. Il che è reso ancora più bizzarro dalla totale mancanza di pedigree agonistico della giapponese, ma tant'è...
Honda S2000 del 2000 all'asta da Mecum: vista laterale
DA IMMATRICOLARE La casa d'aste Mecum Auctions, durante l'evento Kissimmee che si terrà tra i 7 e il 17 gennaio 2021, metterà all'asta un particolare esemplare di Honda S2000 per il quale la proprietaria spera di poter ottenere un prezzo di aggiudicazione vicino ai 150.000 dollari (oltre 126.000 euro). Se ci riuscisse, la vendita manderebbe in frantumi il record precendente di 100.000 dollari per un esempare non targato con all'attivo appena 156 km. Ma quella che va all'asta a gennaio 2021 è ancora più fresca: si tratta di un modello 2000 che ha percorso solo 54 km e, anche lui, non è mai stato targato. Basta guardare le foto nella gallery per convincersi che le condizioni siano effettivamente pari al nuovo. Ce la farà Hedi Cirrincione, attuale proprietaria, a portare a casa la cifra sperata? Di certo per la S2000 ci sono collezionisti che farebbero follie, come documenta questo video: mostra i lavori di ripristino per una rara Type S che il nuovo proprietario vuole completamente ricondizionata. Al punto da pagare la sostituzione di una quantità incredibile di componenti.
Honda S2000 del 2000 all'asta da Mecum: la plancia
COSA AVEVA DI SPECIALE I lavori di conservazione e restauro della spider giapponese sono stati resi di recente più facili dal fatto che la stessa Honda ha rimesso in produzione alcune parti di ricambio, riconoscendo il valore storico e collezionistico della sua youngtimer e garantendo che gli esemplari ancora in circolazione possano mantenere - se non accrescere ulteriormente - il loro valore nel tempo. Ma che cosa rende la Honda S2000 così speciale? Una su tutte, il motore: un duemila aspirato capace di raggiungere i 9.000 giri e di erogare 240 CV di potenza e 210 Nm di coppia. Non era un calcio nella schiena, quello che ti dava la S2000, ma una crescita della coppia regolare e alquanto diluita, che solo il cambio di tonalità allo scarico attorno ai 5.450 giri - regime a cui il sistema VTEC aumentava l'alzata delle valvole - faceva apparire più appuntita. A ciò faceva buona compagnia un cambio manuale a 6 marce dalla corsa incredibilmente corta, con innesti netti e precisi che non hanno mai avuto riscontro nel resto della produzione di serie: no, nemmeno quelli della Mazda MX-5 erano e sono altrettanto secchi e brevi.
Honda S2000 del 2000 all'asta da Mecum: il motore
CONTRO LE RIVALI DELL'EPOCA Ma la S2000 delle prime generazioni non era certo l'auto perfetta: soprattutto con le gomme di primo equipaggiamento, che dopo poche migliaia di chilometri si deterioravano rendendo l'auto piuttosto infida sul bagnato. Finemente regolabile anche nelle geometrie delle sospensioni - a quadrilateri, come si conviene a una vera sportiva - la Honda era però un compromesso che non trascurava il comfort. E se in pista, aiutata dal peso di soli 1.240 kg, riusciva in alcuni casi a primeggiare su modelli più blasonati come la prima Porsche Boxster 2.5, la coeva Mercedes SLK 200 Kompressor e la BMW Z3 2.8 - stando alle cronache dell'epoca - non era però all'altezza di una Lotus Elise Sport 160. Ma rispetto a questa era decisamente più godibile su strada. E il bagagliaio da 150 litri, di forma assai irregolare, per di più, non era un ostacolo insormontabile per chi ne voleva fare un uso quotidiano. Non conosco le ragioni per cui Hedi Cirrincione voglia separarsi dal suo esemplare così straordinario proprio ora, ma di certo non le mancherà, visto che in garage ne ha... un'altra, che guida regolarmente tutti i giorni da vent'anni.