Parte male l'avventura dei nostri eroi: tra bagagli persi e finanzieri marocchini fin troppo zelanti la prima tappa del raid è di quelle da dimenticare. Non però il primo contatto con la Logan che lascia ben sperare.
CHI BEN COMINCIA... Speriamo che per La Via della Logan non valga la regola secondo cui il buon giorno si vede dal mattino. Nella fase iniziale, come vuole la Legge di Murphy, tutto quello che poteva andare storto l'ha fatto. I miei bagagli in Marocco non sono mai arrivati, persi chissà dove tra Linate e Fiumicino. In dogana a Casablanca, poi, i finanzieri marocchini, ma di probabile scuola svizzera, hanno sequestrato una telecamera perché a detta loro mancava un'autorizzazione per introdurla nel Paese.
BRUTTE ABITUDINI Che volessero una mancetta per chiudere un occhio e arrotondare lo stipendio è più che sospetto, ma con certezza non lo sapremo mai. Fatto sta che per riaverla abbiamo dovuto fare una trafila estenuante e abbiamo rischiato di perdere il traghetto da Tangeri a Sète, preso al volo in perfetto stile fantozziano. Peccato, perché nel nostro frenetico trasferimento abbiamo visto paesaggi stupendi, ignorati viaggiando con il naso nel contagiri.
LOGAN DA GARA Tutto tranquillo invece sul fronte auto. Le due Logan MCV sono preparate di tutto punto, a partire dal portapacchi con ruota di scorta supplementare fino alle retine metalliche sui fari, passando per i pneumatici all-weather Continental WinterContact. All'interno spicca il sedile di guida sportivo OMP, bello duro e ben profilato, che si farà certo apprezzare dalla schiena nelle tappe più lunghe. Per ora, però, appare un po' altino e fa sentire chi guida sul seggiolone... Completano la dotazione della Dacia in versione globetrotter la pedaliera e la leva del cambio in alluminio (sempre by OMP) e un navigatore satellitare VDO Dayton.
ADDIO CASABLANCA Alla fine, quando partiamo alla volta dell'Europa, le più dispiaciute devono essere le due Dacia. In Marocco la Logan ha trovato l'America, visto che viene venduta a ritmo di circa 12.000 unità all'anno. Quanto basta per portare il marchio rumeno a giocarsi la leadership del mercato con "mamma" Renault. Quel che è certo è che a noi non mancheranno affatto l'anarchia del traffico di Casablanca, i pedoni che attraversano l'autostrada e le imboscate con gli autovelox della polizia...