Il nostro è il Paese europeo con la più elevanta densità automobilistica, e secondo solo ali Usa. Inevitabile, dunque, essere afflitti da traffico e inquinamento. Ma quali sono le soluzioni realmente efficaci?
PRIMATO TRICOLORE C'è un dato che colloca l'Italia seconda nel mondo (dietro solo agli Stati Uniti) e prima assoluta in Europa: la "densità di motorizzazione". L'anno scorso, nel nostro Paese, il rapporto tra abitanti e vetture era di 100 a 60. Alla faccia del traffico, che comunque non dipende solo dalla quantità di auto in circolazione ma anche dalle infrastrutture disponibili, ancora inadeguate alle esigenze dei cittadini.
6 SU 10 Sei auto ogni dieci abitanti, è una media decisamente alta. Soprattutto tenuto conto delle dimensioni dell'Italia in rapporto a chi, in Europa, ci segue a breve distanza. Il secondo gradino del podio continentale spetta alla Germania (57 auto ogni 100 abitanti) quindi, distanziate, Gran Bretagna ed Austria (entrambe con un rapporto 51/100), Francia (50/100), Finlandia (47/100) e giù fino al fanalino di coda Polonia (35/100).
LAZIO IN TESTA Passando di classifica in classifica, la regione italiana con il rapporto auto/abitanti più alto è risultata essere il Lazio (69/100). Dietro, ben altre cinque regioni vantano una densità automobilistica superiore alla media nazionale: Umbria (67/100), Piemonte e Valle d'Aosta (64/100), Toscana e Marche (63/100). Va alla piccola Liguria, invece, il merito di compensare l'eccesso con un tasso che è il più basso della nazione: 52 auto ogni 100 abitanti.
CONTROINDICAZIONI I numeri forniti dall'Osservatorio Airp fanno sorridere a trentadue denti le Case, ma meritano un momento di riflessione da parte di tutti gli utenti. Innanzitutto sull'inquinamento generato da un'auto-mobilità di questa portata, nella maggior parte dei casi non supportata da comportamenti virtuosi. Il concetto di guida eco-compatibile, l'abitudine all'utilizzo di combustibili più puliti, il controllo sistematico della pressione dei pneumatici e l'uso di pneumatici ricostruiti, che riducono la necessità di smaltimento di quelli usati, appartengono ancora poco all'italiano medio.
SOLUZIONI? C'è da chiedersi se tutto questo spostamento con mezzi privati sia effettivamente giustificato. Davvero i mezzi pubblici sono così inefficienti da rendere necessarie tante macchine? E poi, quanta pigrizia c'è da parte nostra nel contribuire ad evitare una simile situazione? La questione è quanto mai discussa. Muoversi in auto sta diventando un lusso, ma non c'è un'unica soluzione pronta a risolvere il problema. O forse sì?