Una Ferrari ibrida è ormai in vista. Non lo dicono solo i documenti depositati all'ufficio brevetti europeo dalla Casa di Maranello, ma anche le prime foto comparse nella rete. Con questa concept si punta al risparmio energetico e all'introduzione della trazione integrale.
2015 Annunci, mezze ammissioni e anche una data. Si vocifera da tempo, lo richiedono la moda imperante e la facciata di rispettabilità ambientale: anche le supercar si sensibilizzano al clima di economia e salvaguardia energetica.Per Ferrari l'anno fatidico sarebbe (circa) il 2015. Basterà attendere per sapere, intanto girano in rete notizie accompagnate da layout e cenni tecnologici su alcuni brevetti che sarebbero stati depositati dagli uomini del Cavallino proprio su questo argomento. Una rivoluzione motoristica elettrizzante sarebbe dietro l'angolo: con le prime supercar ibride di Maranello che iniziano a definirsi nei contorni.
DAVANTI E DIETROIbrido sì, ma a modo loro. Lontani dalla banalità o da soluzioni poco coerenti con il Dna di funzionalità e ricerca delle prestazioni tipiche del marchio. Nei PC dei progettisti sarebbero archiviate e dettagliate soluzioni ibride specifiche e, come benefica conseguenza della svolta ambientalista, arriverebbe anche la trazione integrale. Le soluzioni brevettate prevederebbero il motore (o i motori) elettrici separati da quello a scoppio, e sarebbero applicabili sia a layout con motore anteriore che centrale o posteriore. Se le indiscrezioni fossero confermate si accenderebbero discussioni tra innovatori e custodi della tradizione ad oltranza.
CAVALLINO IBRIDO Quel che conta è che la strada maestra scelta dai tecnici di Maranello per rendere ibrido il Cavallino seguirebbe due linee guida: semplicità e pragmatismo. Semplicità perchè la separazione netta dei due motori, quello elettrico e quello a scoppio, renderebbe possibile immaginare tante configurazioni diverse in base agli obiettivi di handling specifici, congrandi possibilità di personalizzazione da modello a modello. Pragmatismo perché il fatto di separare i propulsori rende inoltre possibile (con pesi ridotti e senza impatto su dispersioni energetiche legate al trascinamento o al maggior assorbimento) la possibilità di offrire la trazione integrale (a motore elettrico attivo).
TANTE OPZIONI Le numerose opzioni brevettate dagli ingegneri di Maranello sarebbero indice di lavori in corso o della volontà di non precludersi nessuna evoluzione. In alcuni dei layout il motore elettrico è collegato alle ruote tramite un differenziale. Ma sarebbero addirittura previsti motori elettrici nascosti nelle ruote, altra soluzione su cui altri costruttori stanno lavorando. In ogni caso il concetto di base prevede che su un asse lavori il motore a scoppio e sull'altro il motore (o i motori) elettrici.
RATIO Altri vantaggi legati alla separazione dei propulsori la maggiore configurabilità nella distribuzione dei pesi e nell'equilibrio delle masse con effetti intuibili sulla dinamica di guida. Strada e pensieri ancora aperti quindi. Del resto mancano ancora alcuni anni alla data prevista per la prima auto di Maranello ibrida. Ma la ratio seguita sarà in ogni caso quella di offrire un sistema in grado di rispondere alle istanze di risparmio energetico, senza "togliere" nulla, anzi "aggiungendo", contorni al solito piatto tecnologico di prim'ordine.
START! STOP. La svolta ibrida abiliterebbe poi alcuni benefit legati non alla guida sportiva o ai tempi cronometrati tra i cordoli. Ferrari potrebbe infatti integrare la funzione start&stop che prevede lo spegnimento del propulsore termico in occasione di brevi soste, come accade sulle BMW con l'Efficent Dynamics o anche sulla 500 PurO2, e sarebbe possibile anche la partenza in modalità solo elettrica per brevi tratti o qualora venisse richiesto uno spunto ridotto. Funzioni utili tipicamente nello stop&go cittadino, che (non si sa mai) potrebbe sempre capitare anche a qualche purosangue di Maranello, magari nei temibili e rinomati ingorghi di Dubai.
TRAZIONE CANGIANTE Sempre secondo indiscrezioni, grazie all'evoluzione della sensoristica di bordo, ormai vero cuore pulsante delle auto presenti e future, la trazione integrale potrebbe attivarsi "da sola" in caso di fondi viscidi o di piede pesante del guidatore. Sempre aperta l'opzione di lasciar scegliere al pilota la modalità preferita. Se tutte le voci dovessero trovare conferma ci troveremmo di fronte ad una grande rivoluzione sia tecnologica che concettuale. Ma coerente con lo spirito Ferrari moderno e con le parole del Presidente Luca Cordero di Montezemolo.
MONTEZEMOLO DIXIT Il quale, in più di un'occasione, ha ribadito che non si vedranno, almeno sotto la sua gestione, auto del Cavallino che non siano il massimo della tecnologia, delle prestazioni e dello stato dell'arte, anche nell'utilizzo di materiali e tecnologie innovative. E se qualcuno avesse da eccepire su un bolide rosso che parte silenzioso con un ronzio elettrico dal semaforo (nei forum online montano le polemiche tra avanguardisti e detrattori) la risposta è bell'é pronta: i fan "hardcore" del marchio non hanno bisogno di far voltare gli altri al semaforo, ma si godano il borbottio dei cilindri in pista o lontano da occhi e orecchie indiscrete.