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Crash Test:

I risultati EuroNCAP di primavera


Avatar Redazionale, il 27/05/09

15 anni fa - Con qualche giorno d'anticipo sulla consegna delle pagelle nelle scuole italiane, l'EuroNCAP pubblica i suoi voti a sei novità dell'ultimo anno. Dopo altre cinque promozioni a cinque stelle, il sospetto che sia necessario un piccolo giro di vite nei giudi

Con qualche giorno d'anticipo sulla consegna delle pagelle nelle scuole italiane, l'EuroNCAP pubblica i suoi voti a sei novità dell'ultimo anno. Dopo altre cinque promozioni a cinque stelle, il sospetto che sia necessario un piccolo giro di vite nei giudizi dei crash test.


MANICA LARGA? La tanto auspicata stretta nella distribuzione delle stelle EuroNCAP è ancora lungi da venire. E' questo il primo e lapidario commento che sorge spontaneo analizzando i risultati degli ultimi sei crash-test diffusi dall' EuroNCAP. La seconda sessione d'esame da quando, all'inizio dell'anno, sono entrati in vigore i nuovi criteri di valutazione si chiude con cinque promozioni a pieni voti e con una sola sufficienza stiracchiata, ottenuta peraltro da una citycar economica e dall'aria gracilina.

CONTA ANCHE LA DOTE La scelta di esprimere in stelle solo il giudizio complessivo - e non le singole voci per la protezione degli adulti, dei bambini e dei pedoni - non fa registrare una vera e propria selezione tra macchine le esaminate. Nemmeno la scelta di attribuire un peso anche alla tutela del collo in caso di tamponamento e alla dotazione di sicurezza dei vari modelli riesce ad assicurare una scrematura. Nella stragrande maggioranza dei casi, insomma, si assiste a un livellamento sui voti più alti.

FACCIAMO LUCE Lungi dal voler mettere in discussione le qualità dei singoli modelli, è innegabile che, in questa situazione in cui tutti escono a testa alta dai crash test, venga meno per il consumatore la possibilità di capire davvero quali sono i mezzi più sicuri. Ancora una volta, non resta quindi che sperare che all'EuroNCAP facciano scelte diverse, a costo anche di scontentare le Case costruttrici. Nell'attesa di un'ulteriore svolta, andiamo a leggere cosa dicono i risultati senza farci abbagliare troppo da tutto questo scintillio di stelle. Cliccando sul nome si va direttamente alla nostra prova su strada; cliccando sulla foto si va alla gallery del crash test.



Audi Q5 – 5 stelle

Da buon peso mediomassimo qual è, la Suv dei quattro anelli dimostra doti di buona incassatrice. Il passeggero anteriore, in particolare, può dormire tra due guanciali. Il pilota deve sopportare giusto qualche strapazzo in più in caso di frontale, ma il 92% di rating la dice lunga sulla bontà del risultato, anche in materia d'impatto laterale. Quest'Audi si prende cura anche dei più piccoli, mentre è un po' troppo aggressiva nei confronti dei pedoni. Il paraurti è ben conformato ma il cofano può creare gravi danni alla testa in caso d'investimento. Neanche a dirlo, l'equipaggiamento non ha lacune.



Honda Jazz - 5 stelle

La piccola monovolume giapponese chiude con molte luci e poche ombre, che le garantiscono comunque il massimo dei voti. I fiori all'occhiello della sua prestazione sono la protezione di bambini (60%) e quella delle gambe dei pedoni, con un muso profilato per essere molto "delicato". Non strappa applausi invece la capacità di difendere il pilota e il suo secondo. Negli urti frontali gli arti inferiori sono un po' a rischio, mentre quando l'impatto avviene lateralmente contro un palo è la parte alta del busto a subire sollecitazioni pericolose. Senza infamia e senza lode, infine, la capacità di attutire i colpi di frusta.


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Hyundai i20 – 5 stelle

Dovendo proprio essere investiti da un'auto, c'è da sperare che sia un'i20. L'utilitaria coreana provoca infatti danni molto inferiori alla media ai pedoni urtati e ottiene un lusinghiero 64% nella prova relativa. Questa Hyundai si dimostra inoltre un'onesta macchina da famiglia, ottenendo buoni risultati in materia di protezione dei bambini, specie nel caso dei piccoli che viaggino sul sedile posteriore in seggiolini posti in senso opposto a quello di marcia. Quanto invece agli adulti, le parti più esposte sono il collo in caso di tamponamento e, in misura però minore, le gambe quando si sbatte frontalmente.



Kia Soul – 5 stelle

La crossover coreana mantiene le promesse fatte dalla sua carrozzeria in stile autoblindo e si comporta bene nei crash test. Delle sei vetture esaminate in questa sessione è la migliore nella protezione dei bambini (86%) e non teme speronamenti, proteggendo bene il collo dei passeggeri. Il suo muso massiccio fa però danni considerevoli ai pedoni, tanto alla testa quanto agli arti inferiori. Questi ultimi sono leggermente a rischio anche per il pilota e per il suo secondo, a causa di possibili impatti contro la plancia. Un altro piccolo neo viene da lievi difficoltà di apertura della porta a seguito di un forte impatto frontale.



Peugeot 3008 – 5 stelle

La completezza della dotazione di sicurezza frutta alla 3008 un voto pari al 97% nella voce Safety Assist. Sull'altro piatto della bilancia finisce invece la pericolosità per i pedoni in caso d'investimento: solo il paraurti risparmia lesioni gravi alle gambe, mentre i rischi sono maggiori per la testa. Quest'ultima ha dato preoccupazioni anche al passeggero anteriore nell'impatto frontale, a causa di un leggero disallineamento nell'apertura dell'airbag, cui i tecnici hanno però già posto rimedio sulle auto di serie. Senza gravi macchie è poi il quadro per i più piccini e per il pilota, a parte qualche piccolo pericolo per il collo nei tamponamenti.



Suzuki Alto – 3 stelle

E' l'unica del lotto a non ottenere le cinque stelle, fuori dalla portata di un'auto così leggera ed economica. La cellula dell'abitacolo regge benino ma lascia esposti a possibili lesioni le gambe in caso di urto frontale e il busto nella simulazione d'impatto sulla fiancata. I bambini subiscono sollecitazioni abbastanza forti e sul voto (46%) incide negativamente il fatto di non poter disattivare l'airbag passeggero per poter montare anteriormente un seggiolino in senso opposto a quello di marcia. Anche la dotazione di sicurezza lascia un po' a desiderare, con il controllo elettronico della stabilità che non è di serie per tutta la gamma.


Pubblicato da Paolo Sardi, 27/05/2009
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