Ci riprova a un solo anno di distanza dal suo primo test e, si sa, il tempo, come la notte, porta buoni consigli. Il lavoro dei progettisti coreani è stato premiato dagli ingegneri Euro NCAP, che hanno assegnato alla i-30 il massimo del riconoscimento nelle due valutazioni principali dei crash test.
A PIENI VOTI Stavolta ci siamo: le cinque stelle non gliele toglie nessuno. E' un crash test di ritorno, quello della Hyundai i-30, ma la performance merita risalto per il bottino che ha saputo racimolare: 5 stelle nella protezione del guidatore e del passeggero seduto a fianco, 4 stelle nella protezione del bambino sul seggiolone. In sostanza, il massimo secondo gli attuali parametri dell'Euro NCAP.
BIS A distanza di un solo anno, la i-30 è passata di nuovo sotto la lente degli ingegneri per migliorare alcuni difetti della versione 2007. Allora, la berlinetta coreana si era meritata una stella in meno totalizzando 4 + 3. Colpa di alcuni strumenti della plancia troppo invasivi, che nel crash frontale mettevano in serio pericolo ginocchia e femori del pilota. Ora la situazione è migliorata, anche se gli stessi punti critici rimangono tuttora i meno protetti per gli occupanti anteriori. Migliorata quanto basta, almeno, per ottenere il riconoscimento più alto.
QUASI AL TOP Saranno sicuramente soddisfatti i progettisti, dopo mesi passati a cercare di correggere quello che era il punto debole della i-30 in fatto di sicurezza passiva. In questo, la coreana non ha più nulla da invidiare a piccole berline più costose come la Mercedes Classe A, la Volvo C30, ma le manca ancora qualcosina per entrare nel gotha delle "secchione". Quelle, per intenderci, che anche nella salvaguardia del pedone stanno facendo segnare dei passi in avanti (valutate con almeno tre stelle), al tempo, nella categoria "Small FamilyCar", Citroen C4, Toyota Auris e Corolla e Volkswagen Golf.
ALLARME PEDONE La i-30 per ora è ferma a due (stelle). In caso di incidente, infatti, la struttura anteriore del cofano non sembra in grado di limitare i danni di un eventuale impatto tra la testa dell'investito e la superficie del cofano stesso: per questo i tester dell'Euro NCAP hanno tenuto bassa l'ultima voce del pagellone finale. Ed è qui che la Hyundai, come la stragrande maggioranza delle Case, dovrà lavorare a fondo per far meglio nei prossimi test.