L'auto a idrogeno arriva dalla Cina. Si può acquistare online e costa come una Lacoste, compresa la stazione di servizio. E' piccola, ma funziona ed è un'ottima opportunità per avere un contatto ravvicinato con il futuro.
MONDO CAPOVOLTO Il mondo va al contrario. Un tempo i modellini che si trovavano nei negozi replicavano le auto di maggior successo per giocare a fare i grandi. Oggi, invece, i cinesi della Horizon si sono divertiti ad anticipare sul tempo i grandi colossi del mondo dell'auto.La H-Racer è un'automobilina a idrogeno perfettamente funzionante. E si può acquistare online. Optional, obbligatorio, la stazione di servizio dedicata per ricaricarla. Altrimenti non funziona.
VISIONE CINESE Dei pazzoidi visionari questi cinesi? Non proprio. La Horizon è un'azienda, fondata nel lontano... 2003 e specializzata in fuel cell, ingrediente fondamentale per lo sviluppo delle auto a idrogeno (e non solo). Si tratta, semplificando, di batterie che ricavano dall'idrogeno, tramite reazione chimica con l'ossigeno, l'energia elettrica che poi va ad alimentare il motore. Quale miglior gadget se non un modellino equipaggiato con le batterie della Casa, per spingere i prodotti Horizon? La H-Racer coglie il duplice obiettivo di promuovere l'immagine aziendale e il sogno degli automobilisti: liberarsi dalla schiavitù petrolifera.
FINE NOBILE Il Management dell'azienda basata a Shangai sostiene che il passaggio all'idrogeno può avvenire anche sulla base della spinta collettiva verso questa innovazione. In quanti, dopo che vedranno il modellino muoversi senza bisogno di carburanti fossili, diventeranno sempre più consapevoli e desiderosi di passare ad una mobilità pulita? A dire il vero di chiacchiere ne abbiamo sentite anche troppe. Sappiamo che le auto ad idrogeno funzionano e che le sperimentazioni sono in corso. Ma restano molti problemi, tra cui il principale collo di bottiglia, la rete di distribuzione dell'idrogeno. La facile infiammabilità e la scarsa adattabilità ai climi troppo freddi o tropo caldi.
SPERIMENTAZIONI Tanto che al di là delle sperimentazioni in corso, altre tecnologie si stanno facendo strada, dal bioetanolo all'ibrido, fino al prepotente ritorno dei motori elettrici. La storia dice che non sempre la tecnologia migliore è quella vincente. Sono molti gli interessi in gioco e saranno determinanti gli indirizzi politici. Se è vero che "business is business" e che "la politica è l'arte del possibile" solo nel tempo sapremo. Anche un giocattolo può comunque aiutare a portare attenzione sull'argomento. Per ora tocca accontentarsi della H-Racer, che nel funzionamento replica, in scala, quelle che potrebbero essere le auto ad idrogeno per gli adulti.
LINEA A SILURO Due parole le merita anche l'estetica, che pur con aria giocattolosa non lascia indifferenti. Una bella forma a sigaro, disegnata attorno alle ruotone esterne e con un bicolore di memoria bugattiana. Difficilmente le stesse forme potrebbero essere mantenute nella realtà: oltre a gruppi ottici e airbag mancano lo spazio per il pilota ed eventuali passeggeri... Alcune soluzioni, come la parte trasparente di carrozzeria che lascia intuire viste interne del veicolo, sono forse azzardate ma anche futuribili di prossime applicazioni. In questo bel giocattolino ad ammirare gli organi interni del motore elettrico e del serbatoio di idrogeno.
LUCI A LED Non mancano i tocchi vistosi, quasi pacchiani, come le luci a led che decorano la H-Racer. Ma in fondo è un gioco. E poi, in Pimp my Ride e per le strade di certe nazioni si vede ben di peggio. Comunque c'è un motivo serio: i led si illuminano, al momento del rifornimento, fino a quando non si può disconnettere l'auto dal "benzinaio". La Horizon ha fatto le cose per benino. Non manca niente dal punto di vista tecnico e concettuale. O quasi. Nello spazio del palmo di una mano sono concentrati il serbatoio per l'idrogeno, il sistema fuel cell e il motore elettrico che utilizza l'energia prodotta e rilasciata dalle stesse batterie.
LEGGERA La grande leggerezza dell'automobilina, insieme al motore elettrico che vive di energia "pulita", assicura una mobilita di ben... 4 minuti. Poco, certo, ma ci sono dei perchè. L'idrogeno presenta dei seri problemi di stoccaggio a causa di una certa tendenza all'infiammabilità. Il serbatoio di dimensioni limitate rende la H-Racer sicura anche come giocattolo. La messa in sicurezza delle eventuali stazioni di servizio e dei processi di rifornimento, parlando di auto vere, sarà poi un altro fattore di cui occorrerà tenere conto. Che, probabilmente, farà innalzare ulteriormente i costi, stratosferici, legati alla creazione di una rete di distribuzione capillare.
SELF SERVICE In Horizon hanno risolto il problema alla radice: oltre allaH-racer (che costa circa 40 dollari Usa) si può, anzi, si deve se poi la si vuole usare, acquistare per altri 40 dollari, anche la stazione di servizio dedicata. Che esteticamente fa la sua figura ed è in immagine coordinata con il modellino: piccolina ma perfettamente funzionante. E che, grazie alle celle solari, ricava corrente elettrica per estrarre idrogeno dall'acqua. Elettricità, vapore e acqua. Niente petrolio, emissioni zero e niente inquinamento. Certo è difficile immaginare di ricavare in modo pulito tutto l'idrogeno necessario alla mobilità mondiale...
PROVA PROVATA? La proposta Horizon non è certo risolutiva, ma una dimostrazione che la tecnologia sta maturando. Del resto, al di là delle applicazioni automobilistiche, gli investimenti nel settore sono in crescita e molte aziende sono convinte che si tratti del business del futuro. Che coinvolgerà molti aspetti della nostra vita. Tanto per rendere l'idea, secondo le stime di Alliance Business Intelligence, solo nel 2008 oltre un milione di laptop saranno alimentati da fuel cell. E secondo alcuni analisti, il giro d'affari legato alle batterie per dispositivi mobili assommerebbenel 2009 a oltre 4 miliardi di dollari. Prepariamoci a produrre in casa l'energia per ricaricare telefonini, computer portatili e lettori mp3 tramite dispositivi simili alla stazione di servizio Horizon. E forse, un giorno, anche per le auto.
CONTINUA EVOLUZIONE L'esercito americano, per esempio, testerà a breve un sistema di batterie "ibrido":batterie al litio alimentate da pile al metanolo. I vantaggi dovrebbero essere ingombri ridotti e autonomia maggiorata. Montandole su una Prius avremo l'ibrido dell'ibrido? Scenari futuribili a parte è lecito attendersi sviluppi e miglioramenti consistenti. Anche nel settore automotive.
PROSSIMO NATALE E se ora non ci si pensa, il regalo di Natale è già pronto. In fondo con soli 80 dollari i pupi potranno giocare con la loro automobilina all'infinito. Utilizzando energia pulita. E noi, con loro, potremo iniziare a prendere le misure al futuro. Dopo il secolo del carbone e quello del petrolio sta iniziando quello dell'idrogeno?