Le radici della partnership tecnologica tra il Tridente e la Bicocca risalgono ai primi decenni del secolo scorso. Ecco le tappe più significative di una storia vincente
NEL NOME DI FANGIO Altro che cent’anni di solitudine. A soffiare sulle candeline insieme a Maserati, un secolo di vita compiuto in questo 2014, ci sono anche gli amici più cari. Quelli cresciuti insieme, negli anni, fianco a fianco nei momenti importanti, felici e… vincenti. Come quando Manuel Fangio si prese il Campionato Mondiale del 1957 (bissando peraltro la vittoria già ottenuta nel 1954), braccia al cielo sulla sua 250F gommata Pirelli. Dovessero mettere una copertina alla loro lunga collaborazione, Maserati e Pirelli sceglierebbero “El Chueco”. Ma la storia di questo sodalizio comincia ben prima…
FLASHBACK Le radici della partnership tecnologica tra il Tridente e la Bicocca risalgono ai primi decenni del secolo scorso. Rispolverando un altro file dalla mediateca, scorrono le immagini di Giuseppe Campari che si aggiudica il Gran Premio di Francia del 1933 su una Maserati 8 cilindri calzante Pirelli Stella Bianca. Sembra preistoria, tanto ne è passato di tempo. Ma è anche l’inizio di un trentennio glorioso per Maserati e Pirelli. Durante il quale le coperture iniziano un’evoluzione profonda verso il radiale, mentre, nelle corse, il Pirelli Stelvio raccoglie il testimone dallo Stella Bianca, iniziando a splendere insieme alla stella di Fangio.
CINTURATO E RIBASSATE Il decennio successivo è invece quello del Cinturato. La stretta collaborazione in circuito tra Maserati e Pirelli produce un travaso tecnologico sulla produzione di serie che, per la Casa della Bicocca, viene rivoluzionata a partire dagli anni Sessanta con l’introduzione proprio del Cinturato. Allo stesso tempo, alcune delle più gloriose GT modenesi, come le Maserati 3500 GT Spyder e Coupé, sono equipaggiate con il Cinturato S, evolutosi in breve tempo nell’HS-High Speed (1963) fornito per prima alla Maserati 5000. E poi alla Sebring, alla Quattroporte, alla 4700 Mexico, per dirne alcune. Poi, l’arrivo della Ghibli, ormai in vista degli anni Settanta, porta all’introduzione delle prime misure ribassate Serie 70, tra cui la CN72 (in dote alla Ghibli). Un pneumatico conosciuto anche come “l’americano”…
CAPITOLO DUE…MILA Passano gli anni, diversi a dire il vero. Anni di cambiamenti al termine dei quali Pirelli e Maserati si ritrovano, ancora fianco a fianco, nel nuovo millennio. L’una con il P Zero, l’altra con un trofeo monomarca da inaugurare. Nel 2002 il Pirelli P Zero si incarica di supportare il ritorno in pista del Tridente con ilTrofeo Maserati, del quale Pirelli è ancora unico fornitore. Contemporaneamente, il P Zero diventa “scarpa ufficiale” della MC12, la Maserati dodici cilindri.
AD HOC Oggigiorno la liaison Pirelli-Maserati continua con le moderne Quattroporte e Ghibli. Per loro ci sono dei P Zero fatti su misura. Alias pneumatici che si contraddistinguono per una particolare marcatura sul fianco (qui MGT) che ne indica l’unicità e la perfetta rispondenza a determinate caratteristiche tecniche ed esigenze prestazionali richieste dalla tipologia di vettura (nel tal caso supersportiva) e dallo specifico Costruttore.