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Sempre più sportive scelgono scarpe made in Italy. Ecco, marca per marca, le anteprime del Salone di Ginevra gommate Pirelli
Cenerentola insegna: quando si va al grande ballo, serve la scarpa giusta. E nel jet-set delle auto sono sempre di più le primedonne che scelgono il made in Italy. Una conferma arriva dal Salone di Ginevra 2014, dove molte tra le più blasonate anteprime hanno sfilato gommate Pirelli di primo equipaggiamento. Qualche nome? Ferrari California T, Lamborghini Huracan e la “regina” Maserati Alfieri. Ma anche supercar straniere del calibro della nuova McLaren 650s, o ancora le sportive Mustang 2015 e nuova Audi TT.
Un elenco con le principali novità del Salone griffate P lunga lo trovate qui sotto, nel nostro speciale. Quel che salta all’occhio è la folta presenza di marchi premium e di vetture “alto di gamma”. Il che significa, per Pirelli, aver sviluppato edizioni del P-Zero o del Cinturato dedicate a ciascuno di questi modelli, omologate una ad una. Tanto per capirci, dal 2007 ad oggi il P Zero è giunto a quota 380 omologazioni, ovvero 380 versioni sartoriali abbinate a singoli modelli o versioni di automobili, prettamente premium. Il Pirelli Cinturato P7, più giovane di qualche anno come prodotto, ne conta invece 170.
Si tratta di evoluzioni, di adattamenti del pneumatico, che però regalano prestazioni ottimizzate al modello di destinazione. E fanno sì che, in qualche modo, ogni volta non si possa mai parlare della stessa identica gomma, tant’è che ciascuna di queste è caratterizzata da una specifica marcatura sul fianco. Ad esempio, sui P Zero misura 245/30ZR20 all’anteriore e 305/30ZR20 al posteriore della Lamborghini Huracan compare la lettera L come identificativo. Dietro la quale, tra le altre modifiche, si cela una personalizzazione del profilo del pneumatico volta a migliorarne l’impronta in curva. Oppure, nel caso dei P Zero siglati F01 della California T, un lavoro certosino sulle mescole per ottimizzare la resistenza al rotolamento, condotto in tandem con i tecnici di Maranello. E così via per tante altre supersportive del plotone ginevrino. Un’auto, una scarpa, una storia…