Gomme ''vive'', gomme che rispondono, rielaborano, collaborano. Quello di pneumatico connesso non è certo un paradigma nuovo: di sensori per monitorare la pressione, per esempio, ne sono provvisti già numerosi modelli. L'idea di pneumatico connesso, ma anche ''intelligente'' e dalle funzioni ''proattive'', che Pirelli e Bosch stanno portando avanti e della quale si inizia a rumoreggiare con sempre maggiore insistenza, è tuttavia un progetto molto più ambizioso. L'accordo di sviluppo congiunto siglato dai due colossi della componentistica ha infatti come obiettivo quello di equipaggiare il pneumatico di ''nuove soluzioni software-based'' e ''funzionalità di guida a garanzia di maggiore sicurezza, comfort, sostenibilità, dinamica di guida''. Dei segnali provenienti dai pneumatici, Bosch e Pirelli intendono ''esplorare insieme logiche di calcolo sempre più avanzate''. Da qui l'espressione ''Cyber Tyre'' coniata per la circostanza. Ok: più di preciso? Intanto, un breve video offre un assaggio (come le infografiche che trovi in gallery).
WORLD PREMIERE Il concept è allo stadio di sviluppo e i protagonisti stessi del progetto comunicano ancora in maniera piuttosto criptica. Si parla di ''primo sistema al mondo basato su pneumatici con sensori integrati che raccolgano dati e li trasmettano al veicolo processandoli in tempo reale''. Sì, ma con effetti sull'intera esperienza di guida.
Pagani Utopia, ''cavia'' del progetto Bosch-Pirelli
HYPER LABORATORIO Un antipasto della cyber gomma Bosch - Pirelli già la manifesta l'hypercar Pagani Utopia Roadster, modello a beneficio del quale Bosch ha già sviluppato una specifica applicazione ESP: un sofisticato sensore trasmette informazioni chiave dal pneumatico all’unità di controllo del programma di controllo della stabilità e ciò garantisce non solo ''un utilizzo ottimale delle specifiche proprietà del pneumatico e delle sue performance'', sostiene il team di progettazione, ma anche ''i massimi livelli di sicurezza e un comfort di guida su misura in ogni condizione''. In parole povere, lo sforzo di Pirelli e Bosch è quello di avvolgere il pneumatico di un vero e proprio ''sistema nervoso'', quindi di trasformare sempre più la gomma da componente passiva di puro e semplice contatto con la strada, ad organo in tutto e per tutto partecipe del processo di guida dalla A alla Z.
Si intensifica il dialogo tra lo pneumatico e la centralina dell'ESP (foto: Pirelli / YouTube)
DIVISIONE DEI COMPITI Bosch fornirà le competenze hardware e software sviluppate nel tempo come fornitore di tecnologie e servizi su scala globale. Si avvarrà, nel caso specifico, dell'esperienza maturata nelle tecnologie dei sensori MEMS (Micro-Electro-Mechanical Systems, microsistemi di elettromeccanica) e dei sensori di pressione che utilizzano lo standard BLE (Bluetooth Low Energy). Dal canto suo, Pirelli aggiunge un bagaglio di competenze che spazia ì dall’hardware al software, dagli algoritmi alla modellazione. Inizialmente, i super sensori ''in-tire'' troveranno applicazione su modelli di piccola serie, di natura luxury o super sportiva. Non è escluso, tuttavia, che a poco a poco la nuova tecnologia venga messa a disposizione anche di modelli di fascia più accessibile. Ritorneremo necessariamente in argomento, l'impressione è che la svolta sia di portata primaria.