Dai controlli della Polstrada arrivano dati che ci dicono, causa scarsa manutenzione delle gomme, quanti infrangono il codice e come. Ma quanto si rischia di multa?
GOMME MASTICATE Valigie pronte, bagagliaio stracarico e il pieno nel serbatoio. Gli italiani, quelli che possono, si preparano a partire per le ferie ma lo fanno con un parco auto circolante inesorabilmente sempre più vecchio. E meno sicuro. Negli ultimi due anni (2010-2012) si è passati da un’anzianità media di 8 anni e 2 mesi all’attuale di 10 anni e 4 mesi, con prospettive di ulteriore invecchiamento nel 2013. Colpa della crisi, che si riflette negativamente anche sulla manutenzione delle gomme, come dimostrano i risultati dell’ultima campagna di controlli sostenuta dalla Polizia stradale in collaborazione con Assogomma e Federpneus.
GLI IRREGOLARI C’è la crisi, certo, ma anche una discreta dose di negligenza e disinformazione. I controlli, effettuati dal 10 al 21 giugno scorso su un campione di 7.000 vetture in sette diverse regioni d’Italia (Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Friuli, Abruzzo, Sardegna e Calabria), indicano che il 12,1% delle auto controllate presentano almeno una irregolarità nei pneumatici. In concreto si tratta solo di 850 vetture, ma il dato in percentuale, se traguardato su un parco circolante di 37 milioni di auto, fa un certo effetto.
GOMMA DI STAGIONE E mettendo i risultati sotto la lente d’ingrandimento si nota che, mentre certi brutti vizi tendono ad andare persi, altri si consolidano. Per esempio, diminuiscono gli automobilisti che circolano con pneumatici lisci (dal 3% del 2012 si scende al 2,7%, con picchi però del 5,5% e 6% se si circoscrive il dato rispettivamente a Calabria e Abruzzo) ma aumentano coloro che si “dimenticano” di togliere le gomme invernali per mettere quelle estive (dal 9,8% si passa all’11,38%, con punte del 22,5% in Abruzzo). Ignorando che, come hanno dimostrato alcuni test specifici sostenuti da Assogomma e Federpneus (vedi video), le prestazioni possono risentirne parecchio: nel suo periodo di utilizzo (indicativamente da metà aprile a metà novembre) l’estivo riduce infatti del 25% lo spazio di frenata rispetto a un invernale su un fondo asciutto, e arriva al 18% sul bagnato. In mezzo balla una distanza spesso utile a scongiurare un incidente.
SCARPE SPAIATE Controlli più capillari e campagne di sensibilizzazione hanno però colpito nel segno in altre statistiche: rispetto all’indagine 2012 si sono riscontrati meno pneumatici non omologati (solo il 2% del campione) e meno pneumatici visibilmente danneggiati (quelli più a rischio di cedimento strutturale), scesi al 3%. Ma l’arte di arrangiarsi pur di risparmiare non conosce limiti e in certi casi spinge l’automobilista italico a stratagemmi deleteri per la sicurezza. Tipo montare gomme non omologhe per asse (lo ha fatto il 5,46% del campione, con un trend crescente sul 2012), oppure (il 2,5%) addirittura un equipaggiamento misto: due gomme invernali (di solito sull’asse di trazione) e due estive.
ADDIRITTURA LA REVISIONE Lesinare sulla sicurezza a – presunta - tutela del portafoglio significa anche, per alcuni, guidare un’auto che non ha fatto la revisione: la percentuale è salita dal 2,7% al 5% nel giro di un anno. Ma i soldi così risparmiati rischiano di tornare indietro come un pericoloso boomerang, nel caso ci si imbattesse in un controllo.
QUANTO MI COSTA Niente revisione? Sono 168 euro di multa, col rischio del fermo amministrativo del mezzo fino alla prenotazione della visita di revisione. E per i recidivi l’importo raddoppia. Girare con pneumatici oltremodo lisi (ovvero con battistrada sotto gli 1,6 mm previsti dal codice) costa invece 84 euro, sanzione identica a quella prevista per chi usa gomme con battistrada tagliati. E poi ancora: 84 euro di multa a chi monta pneumatici non omologati, ben 163 euro al commerciante che li vende. Transitare senza invernali laddove richiesto può scucirvi dalle tasche 84 euro (fuori città) o 41 euro (in centro). Se infine la vostra auto calza “scarpe” di misura differente da quanto prescritto dalla carta di circolazione, preparatevi a un vero salasso: 419 euro di multa più il ritiro del libretto.