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Diamo i numeri


Avatar Redazionale, il 03/10/13

11 anni fa - Come leggere tutto quel che suggerisce la spalla degli pneumatici

Scritte, sigle, numeri, ecc... Sulla spalla delle gomme ci sono tante informazioni, non tutte note e non tutte interpretate correttamente. Facciamo un po' di chiarezza

NUMERI E CODICI Sulla spalla di ciascun pneumatico ci sono tutte le informazioni che servono per leggere, come su un documento d’identità, tutte le caratteristiche dello pneumatico. I più facili ed evidenti sono la marca e il modello, generalmente molto ben leggibili. Poi ci sono alcune sequenze di numeri che indicano in modo chiaro le misure e le caratteristiche tecniche e dinamiche della gomma. In sintesi si trovano: le dimensioni fisiche, le caratteristiche prestazionali e il metodo costruttivo.

LA MISURA La sequenza più importante identifica la misura di ogni pneumatico, è quella che il costruttore di un'auto in fase di omologazione indica come idonea, e spesso sono più d’una, per ciascun veicolo. Della prima coppia di numeri separati da una barra, per esempio 235/45, il primo indica, in millimetri, la larghezza del battistrada, il secondo il rapporto tra l’altezza e la larghezza, dettaglio che approfondiamo tra poco. In terza posizione c’è il cosiddetto “metodo di produzione”, che per quasi tutto il parco circolante è di tipo radiale, rappresentato dalla R maiuscola, seguita dalla misura in pollici del diametro del cerchione, per esempio R17 identifica una gomma radiale con diametro di calettamento al cerchione di 17 pollici. A terminare, ancora una coppia di numeri e lettere: l’indice di carico e il codice velocità. Il primo segue una tabella, per esempio 97 corrisponde a 730 kg, mentre W come codice velocità significa che lo pneumatico garantisce la massima sicurezza fino alla velocità di 270 km/h. Ora sappiamo cosa significa leggere 235/45R17 97W ma c'è ancora molto da aggiungere. 

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QUESTIONE DI RAPPORTO Approfondiamo ora come leggere e interpretare il primo numero dopo la barra, quello che abbiamo identificato come il rapporto tra la larghezza del battistrada e l’altezza dello pneumatico. Per capire meglio, /50 significa che la spalla è alta esattamente la metà della larghezza. Solo in un caso il rapporto può non essere scritto, la sua assenza equivale al valore /80. In generale si definisce una misura normale se il rapporto scende fino a /60. La gomma viene comunemente chiamata ribassata quando si muove nell’intervallo tra /55 e /45, super ribassato per i rapporti inferiori. Più il valore è basso, più il comportamento dinamico sarà sportivo, molto reattivo, ma anche meno confortevole.

SIGLE E LEGGENDE C’è poi un codice, preceduto, ma non sempre, dalla sigla DOT (Department of Transportation degli USA). Identifica una serie di codici interni, tra i quali c’è il codice dell'omologazione americana, e, alla fine, la settimana e l’anno di produzione. Questi quattro numeri, spesso cerchiati da un ovale, sono invece uguali per tutte le marche. Per esempio 1312 indica la tredicesima settimana dell’anno 2012. Su questo numero, che oramai sembra essere diventato il segreto di pulcinella, sono nate un po’ di leggende da sfatare. Soprattutto nell’immaginario collettivo sembra che se la gomma non è dell’anno corrente debba essere considerata vecchia. Non che come il vino invecchiando diventi più buona, ma è da considerarsi assolutamente normale che tra la produzione e il montaggio intercorrano mesi, a volte anche più di un anno, come spesso può accadere con le gomme invernali. Tra produzione e stoccaggio lo pneumatico è sempre ben conservato ci sono regole molto precise, non è esposto al sole o impilato male.

ALTRE SIGLE E SIMBOLI Per indentificare alcune caratteristiche del disegno del battistrada o del tipo di mescola con cui la gomma viene realizzata, ci sono ancora altre sigle o simboli, che sono diventati standard ed è bene conoscere. La sigla M+S identifica le gomme con disegno dei tasselli adatto a fondi fangosi o con neve (M sta per Moud=fango e S significa Snow=neve). Gli M+S sono generalmente pneumatici per vetture a trazione integrale, fuoristrada o Suv che dir si voglia, con un particolare disegno del tassello adatto a “mordere” terreni fangosi o leggermente innevati, possono essere considerate quelle che qualche anno fa venivano comunemente chiamate “gomme da neve”. Ben differente il significato del ficco di neve inscritto nel profilo di una montagna. Questo identifica la categoria di pneumatici chiamati “invernali”. Gli invernali, oltre ad avere un battistrada particolare, ricco di lamelle che catturano la neve stessa, hanno una mescola che non indurisce al calare della temperatura, infatti spesso vengono anche chiamate gomme “termiche”. Queste gomme aumentano la sicurezza proprio quando la temperatura scende, perché sono composte da polimeri la cui ideale temperatura d’esercizio parte da 7°C a scendere


Pubblicato da Redazione, 03/10/2013
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