L'attenzione è concentrata sul pacchetto di incentivi per l'acquisto della nuova auto tutta intera, ai piani alti tuttavia è allo studio pure una misura che interessa, della nuova auto, un accessorio, uno dei più importanti in assoluto. Sia in senso economico, sia anche ecologico, oltre che in materia di sicurezza. Si rincorrono le voci di un possibile bonus pneumatici: cos'è? Come funziona? A chi è rivolto? Nell'attesa che da rumor si trasformi in un provvedimento vero e proprio, ecco le sue principali caratteristiche.
FORMULA MAGICA Proposto alla Camera sottoforma di emendamento al decreto Energia da alcuni deputati di Forza Italia, Lega e Movimento 5 Stelle, il cosiddetto bonus pneumatici consiste - nelle intenzioni - in un incentivo pubblico una tantum di 200 euro all'acquisto di un treno di gomme ad alto indice di sostenibilità ambientale, ovvero di classe energetica A o B. Viene chiesto lo stanziamento di un fondo di 20 milioni di euro: se il plafond venisse confermato, al bonus potrebbe perciò accedere una platea di 100.000 automobilisti.
L'AMBIENTE RINGRAZIA Al pari dell'ecobonus all'acquisto di vetture a basso tasso di emissioni CO2, un eventuale bonus pneumatici sarebbe dopotutto coerente col generico obiettivo di mitigare l'impronta ecologica del parco circolante nazionale, oltre che di favorire la sicurezza stradale. Come a più riprese sottolineato da Assogomma, l'adozione su larga scala di calzature di classe virtuosa (classe A o B alle voci aderenza sul bagnato e resistenza al rotolamento) non solo ridurrebbe i consumi (fino a 2 miliardi di litri di carburante per autotrazione annui, su un totale di 40 miliardi di litri), ma abbatterebbe anche l'anidride carbonica di 7 milioni di tonnellate annue. A giorni sapremo se l'emendamento avrà ricevuto esito positivo.