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Rally

Con Elena al Montecarlo


Avatar di Mario Cornicchia, il 31/01/11

13 anni fa - Intervista a Daniel Elena, il copilota che ha vinto di più nella storia del rally.

Da 14 anni copilota di Loeb, Daniel Elena è il navigatore che ha vinto di più nella storia del rally. Sempre al fianco di Loeb e sempre su Citroën. Tranne che nell’ultimo Montecarlo, dove ha gareggiato da pilota. Ecco dalle sue parole cosa si prova a passare sull’altro sedile.

COPPIA NAVIGATA“Vorrei essere nei tuoi panni”. Frase comune, ma se i panni sono ignifughi il pensiero passa forse per la testa di Daniel Elena, da 14 anni navigatore fisso di Sébastien Loeb. Una coppia navigata che ha collezionato vittorie su vittorie con la guida di Loeb, le note guida di Elena e le auto di André Citroën. Una relazione così duratura è cosa rara nel mondo dei rally e nel mondo dello sport in generale.

DA PILOTA A CO-PILOTA "Sono stato più in auto con Sébastien di quanto sia stato con mia moglie" sostiene Daniel Elena. Ma ogni tanto a Danos, così è il diminutivo stampigliato a chiare lettere sulla sua giacca, riprende la voglia di stringere il volante. Come è già capitato all'inizio della sua carriera. Daniel Elena è uno di quei navigatori che nascono navigatori, non è un pilota mancato, uno di quelli che è stato costretto al sedile del passeggero da mancanza di sponsor o da problemi famigliari. Nasce co-pilota, poi diventa pilota ma torna infine a leggere le note.

LA TERZA VOLTA "Ho capito che non sarei mai stato un pilota professionista, che non sarei mai stato un campione. E ho deciso di lasciar guidare chi sa guidare", racconta Daniel in francese e con qualche parola in italiano. E ha fatto bene, è il navigatore che ha vinto più titoli. Ma non è la prima volta che Daniel Elena si rimette al volante. Questa al Rally di Montecarlo è la terza volta. "Perché mi diverto, soltanto per divertimento. Non voglio tornare a pilotare. Lascio fare a Sébastien". 

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CURVE DI PAURA Daniel, hai più adrenalina quando fai il pilota o quando guida Sébastien? Hai più paura dei tuoi errori o di quelli Sébastien Loeb? "Per me ogni curva è paura, ogni curva penso di non riuscire a stare in strada, oohh, forse ce la faccio! A ogni curva penso di non farcela". Quindi non hai rimorsi, rimani sul sedile del passeggero? "Sì Sì, troppo stress guidare, lo lascio fare a chi lo sa fare. Se sbaglio io dico oddio e adesso cosa faccio? Se sbaglia Sébastien sono affari suoi, ci pensa lui".

IL MOMENTO GIUSTO Quindi nessuna velleità di pilota per Daniel Elena, ma una sana voglia di divertirsi. Metterti nei panni del pilota ti aiuta a essere un navigatore sempre migliore? "Si, aiuta molto a capire come pensa il pilota, soprattutto quando si va molto veloci, quando dopo curva e controcurva a un certo punto arriva una curva difficile. In questi casi è importante leggere la nota al momento giusto, una volta sola al momento giusto, così Sébastien tiene la mente sgombra".

ENTRO I SESSANTA
Che sia un bravo navigatore Daniel lo ha dimostrato e come pilota non è comunque l'ultimo degli ultimi. Il Rally di Montecarlo festeggia 100 anni e qui la coppia Loeb-Elena è quella che ha vinto più titoli, 2007 e 2008 con la Citroën  C4 WRC e 2003, 2004 e 2005 con la Citroën  Xsara WRC. Alla prova del venerdì mattina, alla prova numero 9, sui quasi 30 chilometri della prova speciale Montauban sur l’Ouvèze - Eygalayes, Elena si piazza 57esimo, primo della categoria con la sua Citroën  DS3 R3, e sufficientemente avanti per rientrare nel numero chiuso di coloro che hanno accesso alla magica prova del Col de Turini. Un nome, un mito per gli appassionati, un blasone per le auto.

LA PROVA DEL TOURINI Di qui sono passati modelli storici, dalla Mini Cooper alla Lancia Stratos, dalla Citroën  DS alla Toyota Celica, e da qui sono passati anche i piloti più famosi e più vittoriosi, da Sandro Munari a Walter Röhrl. Ora che il Monte, come lo chiamano i rallysti,  non è più una prova del Mondiale Rally, il circo che ruota intorno ha luci meno accecanti ma il fascino rimane. E sulle curve del Col de Turini rimangono anche gli appassionati. La strada, al buio, è segnata dai falò accesi per scaldarsi. Manca la neve quest’anno ma il freddo non manca mai. E il buio della strada senza neve si illumina a giorno per i flash e per i bengala accesi dagli irriducibili appassionati disposti a ore di freddo e di attesa per vedere passare auto e piloti. Che non li deludono, non si risparmiano nelle evoluzioni, nei controsterzi perché loro, gli appassionati, sono lì per quello.

APPRENDISTA PILOTA Anche Daniel Elena non si tira indietro e dà l’impressione di essere più sicuro al volante di quanto dichiari. Al suo fianco c’è il suo amico Olivier Campana, non sarebbe stato male se sul sedile destro per una volta si fosse seduto Loeb. Forse gli avrebbe insegnato qualche trucco ma come se la cava con le note? Alla fine del Rally di Montecarlo Daniel Elena si piazza 52esimo assoluto nella classifica finale, niente male per un apprendista pilota ma chissà che effetto gli fa non finire il rally sulla pedana con lo champagne sul parabrezza.


Pubblicato da M.A. Corniche, 31/01/2011
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