Piccoli robotizzati crescono. Con sei marce e cambiate da pista, il nuovo cambio francese è una alternativa più che valida a un vero automatico, oltre che più economica
L'INNOMINATO Ci si sono messi d'impegno in Citroën per migliorare le prestazioni del Sensodrive, il cambio manuale robotizzato finora disponibile. Se il Sensodrive è la robotizzazione di un cambio esistente, il nuovo "cambio manuale pilotato a sei rapporti" (dargli un nome, no? che fanno al marketing, dormono?) nasce come cambio robotizzato, con tutti gli accorgimenti per farlo funzionare al meglio senza l'uso della frizione da parte del pilota.
PIU' SOBRIA Sei belle marce, innanzitutto, che rendono la C4 HDI meno assetata di gasolio rispetto alla versione con cambio manuale a 5 marce. 5,8 litri/100km contro 6 nel ciclo urbano, 3,8 contro 4 nel ciclo extraurbano e 4,5 contro 4,7 nel ciclo combinato. Sei marce e differenti logiche di funzionamento tra cui scegliere, a seconda dell'umore o della strada: tutto automatico o sequenziale, con opzione normale o sport per entrambe.
FULL MANUAL Per chi non sa delegare, il gioco manuale sequenziale prevede le posizioni più e meno per la leva sul tunnel centrale o le due palettine ai lati del volante, ben radicate sul piantone di sterzo. I piloti meno esperti fanno fatica a rendersi conto della differenza tra il cambio CMP6R (almeno così si risparmia fiato) e un normale automatico. Per restare fermi al semaforo non è necessario tenere il piede sul freno se si è in piano e, alla partenza, si preme sull'acceleratore e non si avverte lo stacco della frizione, dolce quasi come un automatico. Anche tentando di ingannare il sistema, con finte partenze e finti arresti a ripetizione, il nostro cambio senza nome non si lascia prendere alla sprovvista e reagisce rapido e preciso.
FULL AUTO Se non si sceglie la funzione Sport, si ottengono le reazioni più lunghe, con 1200 millisecondi per la cambiata. È lo stato più adatto alla guida rilassata, per chi guida senza premere troppo sull'acceleratore, ma il nostro amico anonimo è sempre all'erta e scala al volo le marce se si cerca il kick-down premendo fino in fondo. In modalità Sport, si affretta a cambiare le marce in 500 millisecondi, con cambiate più secche ma meno frizionate, e il sistema tende a cambiare marcia aspettando regimi più elevati anche quando si viaggia con un filo di gas, senza esagerare.
CAMBIO CON LE ALI Se si sposta la leva del cambio a sinistra e si utilizzano le ali, la destra per aumentare marcia, la sinistra per scalare, si apprezza fino in fondo lo sforzo dei tecnici Citroën, specie se si sceglie la modalità Sport. Se a pensare provvede il pilota e il sistema non deve interpretarne i desideri, le cambiate sono velocissime: 800 millisecondi in modalità regular e 400 in modalità Sport. Tempi record per una compatta senza velleità pistaiole. Il tempo di sentire il clic della aluccia e la marcia è già in presa, anche se tentate di fare impazzire il sistema alternando colpetti sulla ala di destra a colpetti su quella di sinistra. Non solo, lo stesso tempo è impiegato per fare anche un sesta-terza che richiede giusto il tempo dei tre colpetti sull'ala.
LE ALI NON VOLANO L'unico neo è la logica ergonomica che ha guidato nell'impianto delle ali sul piantone di sterzo anziché sul volante. Se si seguono i dettami della buona guida, con le mani ben ancorate nella posizione 9 e un quarto, quando si sterza si perde il controllo del cambio, anche se le palettine sono abbastanza grandi per essere raggiungibili quando si sterza poco. Anche sul prezzo il nuovo cambio si fa voler bene, con 850 euro di supplemento per guidare senza stress.