Per identificare una top model, si fa solitamente riferimento alle misure canoniche 90-60-90. Per identificare una "Vipera" si può invece fare riferimento a un più inquietante valore di 500-500-500. Con queste misure, infatti, i tecnici Chrysler hanno voluto identificare la terza generazione della più velenosa creatura a quattro ruote mai prodotta in America: la Chrysler Viper.
Più di 500 "cubic inches", più di 500 cavalli e oltre 500 lb-ft di coppia massima sono il biglietto da visita della nuova Viper 2003 che morderà l'asfalto nel corso del 2002. Certo, anche se americani, i 500 cavalli sotto il cofano parlano un linguaggio universale, ma le altre provocanti misure della Viper necessitano di una piccola traduzione per sconvolgere al punto giusto anche il pubblico europeo e mordere con ferocia gli appassionati italiani. Ebbene, i 500 cubic inches si traducono in una ben più impressionante cilindrata di 8300 cc e giocare con una coppia di 500 lb-feet equivale a gestire un serpente da 678 Nm.
Ma non è tutto, perché la Viper "capitolo tre" ha capito che per conquistare il pubblico europeo ci vuole qualche cosa di più di un rozzo V10 in grado di sprizzare veleno solo sul dritto delle highway americane. I piloti nazionali, infatti, non sono cresciuti soltanto a Coca-Cola, hamburger e centimetri cubi, ma hanno il palato molto fine in materia automobilistica. Ecco allora che i tecnici di casa Chrysler hanno messo a punto una nuova "Vipera" talmente tentatrice da far sembrare il serpente dell'Eden una biscia sprovveduta. Pur restando fedeli alla tradizione secondo cui "niente è meglio dei centimetri cubi", infatti, i tecnici americani hanno compiuto numerosi sforzi per migliorare ancora di più le prestazioni complessive di un auto con il motore di un TIR imbullonato sotto il cofano. E i risultati, almeno sulla carta, ci sono tutti. Più leggera (1526Kg), più curata aerodinamicamente (ora anche sotto il pianale), più maneggevole e più veloce, la Viper non rinuncia alla sua inconfondibile immagine da muscle-car tutta americana e promette un piacere di guida probabilmente raggiungibile soltanto a bordo di un F-16.
La Viper 2003 non si accontenta però di offrire prestazioni definite "oscene" dagli stessi americani e si veste di nuovo anche nelle forme "oltraggiose". Stessa ferocia di prima, stessa animalesca e brutale presenza fisica, ma un nuovo lunghissimo cofano motore con bocca centrale e generose branchie laterali per il raffreddamento del monumentale V10, una linea più filante, una nuova coda e una serie di dettagli che dovrebbero rendere più "semplice" andare a spasso con la Viper al guinzaglio.
I fari anteriori sono più potenti, la linea di cintura è più alta, i cerchi sono da 19 pollici (posteriormente calza dei rulli da 345/30), gli interni sono stati ridisegnati e c'è anche una vera capote! Per non dimenticare la parentela con il mondo delle competizioni, invece, il cruscotto sfoggia una strumentazione "racing" con il contagiri centrale e un tachimetro laterale con il fondoscala a 220mph (oltre 350Km/h), mentre per svegliare i 500 cavalli è sufficiente girare la chiave e premere il tasto con scritto START.
Cristiano Inverni
10 gennaio 2001