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La nuova Volvo V90 debutterà al Salone di Ginevra. Con parecchia storia alle spalle...
Dopo la S90 già presentata a Detroit, tocca alla wagon: la nuova Volvo V90 debutterà in anteprima al Salone di Ginevra (nella gallery la prima foto “spy”). Per la casa svedese si tratta dell’evento dell’anno, ma anche nel pubblico le aspettative sono alte. Soprattutto considerando che Volvo vanta qualcosa come 60 anni di tradizione con le wagon, e che ne ha vendute 6 milioni in tutto il mondo. Ecco una retrospettiva delle Volvo col baule più iconiche.
DUETT
Versione familiare della mitica PV, la Volvo Duett esce ne l 1953, diventando uno dei modelli più amati della gamma svedese. Il nome tradisce la sua indole: un po’ auto, un po’ mezzo da lavoro (nasce per fare le consegne) data la notevole capacità di carico. Nel 1997 le poste svedesi le hanno dedicato un francobollo.
AMAZON
La Duett aveva linee morbide e un aspetto pacioso: più solido che elegante, però. Così, con l’arrivo dell’Amazon, Volvo alza l’asticella della qualità delle finiture e ingentilisce lo stile della sua station wagon. Cui non manca una declinazione sportiva, la variante S, anche da 115 cv. Segni particolari: il bagagliaio aveva un portellone all’americana, con apertura a due sportelli. Ripreso, molto più avanti degli anni Sessanta, dalla suv XC90.
1800 ES
Più che una wagon, una shooting brake, come dicono gli inglesi. Ma, vista da dietro, a colpire è soprattutto il suo lunotto, che definire panoramico è un eufemismo. Un lunotto enorme e moderno, con cerniera e maniglie fissate direttamente al vetro. Il suo stile, molto caratteristico, ritorna (soprattutto al posteriore) nella Volvo Concept Estate presentata al Salone di Ginevra 2014.
245
La serie 200 delle Volvo ha inizio nel 1974 per poi cavalcare due decenni: la station wagon si chiama 245, 265 se equipaggiata con motore V6. Nel 1980 arriva la Turbo Edition: a detta di Volvo, la prima station wagon al mondo con motore turbo.
960
Gli anni Novanta vedono invece brillare la 960, l’ultima Volvo a trazione posteriore. Ha le sospensioni posteriori indipendenti, un nuovo motore a 6 cilindri e si discosta dalla progenitrice, la 760, nello stile, grazie a linee un po’ più morbide. E’ probabilmente una delle Volvo col baule più eleganti di sempre. Prima di uscire di produzione (1998), cambia nome in V90. Lo stesso della wagon ammiraglia di oggi.
850 T5-R
Siamo nel 1995: 240 cv (in Italia max 211) e 0-100 in 6,9 secondi; le wagon da sparo, a ben guardare, non sono un’idea poi così nuova. La verniciatura gialla (o nera, o verde) della carrozzeria trasmette energia solo a guardarla, ma la Volvo T5-R è anche frutto di una collaborazione con Porsche: tra i vari accorgimenti, barre anti-rollio anteriori e posteriori da 20 millimetri e a ammortizzatori a taratura sportiva. Anche il look è inconfondibile: il paraurti anteriore con labbro, lo spoiler posteriore, le soglie delle porte in alluminio e gli interni in Alcantara. Gli inglesi ne vanno matti, al punto da farla entrare ne British Touring Car Championship.