Eccola, finalmente acqua e sapone! Tolto il trucco pesante da Salone mostrato sotto i riflettori di Detroit, la C30 si svela nella sua veste definitiva. Il suo è look forte e deciso, per lanciarsi nel mercato senza timori reverenziali. Le rivali sono avvisate...
STESSA MANO La linea della C30 si deve alla matita di Fedde Talsma, autore anche della recentissima coupé cabriolet C70 e non è dunque un caso che il frontale s'ispiri proprio alla sorella. Più in generale, però è tutta la nuova compatta a fare del family feeling il suo credo e non rinnega quelle forme che fanno da filo conduttore in tutto il listino Volvo. Il profilo del faro e la nervatura che fa capolino sopra il cofano motore lo confermano in pieno.
SCALINATA La linea di cintura è quasi ascellare e sale in obliquo fino al terzo montante, la cui forma è quanto mai esile e permette al finestrino di allungarsi all'indietro per dare slancio alla fiancata. La coda è tagliata in modo spiovente, secondo uno schema che richiama un po' quello quella Stilo a tre porte. Alla C30 la personalità comunque non manca, per merito anche delle luci, che partono alte e strette ai lati del lunotto per allargarsi poi più in basso, in corrispondenza del tipico scalino che segna la parte posteriore di ogni Volvo.
PARENTI STRETTE La C30 è realizzata sulla base dello stesso pianale già impiegato dalla S40 e dalla V50 ed è quindi cugina alla lontana anche della Ford Focus e della Mazda 3. E' dunque assai probabile che la gamma motori riproponga quella della berlina a tre volumi, con motori a benzina da 1,6 a 2,5 litri turbo e turbodiesel da 1,6 e 2 litri, così come non si può escludere a priori l'eventuale presenza anche di una versione a trazione integrale. Stando alle voci che circolano, ne sapremo di più già a brevissimo.
