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Volkswagen Up! Lite


Avatar Redazionale, il 11/12/09

15 anni fa - Aerodinamica curatissima e gran gioco di squadra tra un motore elettrico e un piccolo bicilindrico turbodiesel. Sono questi i due "segreti" che stanno dietro i circa 41 km al litro dichiarati per l'ultima nata della stirpe Up!. Per ora è un semplice proto

Aerodinamica curatissima e gran gioco di squadra tra un motore elettrico e un piccolo bicilindrico turbodiesel. Sono questi i due "segreti" che stanno dietro i circa 41 km al litro dichiarati per l'ultima nata della stirpe Up!. Per ora è un semplice prototipo ma qualcosa del genere potrebbe far parte anche della gamma che arriverà su strada a fine 2011.

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SCUSATE IL RITARDO Mancano ancora quasi due anni al debutto sul mercato della nuova piccola della Volkswagen ma a Wolfsburg sembrano quasi scalpitare, impazienti di fare vedere al mercato i risultati concreti del loro lavoro. Difficile dar loro torto, visto che i tempi del lancio si stanno dimostrando un po' più lunghi di quanto inizialmente previsto. Tuttavia, l'attesa sembra destinata a essere ripagata, a giudicare almeno dal gran fermento attorno al progetto e al continuo lancio di nuove concept, che illustrano i possibili sviluppi in seno alla New Small Family.

RECORD DEL MONDO L'ultima in ordine di apparizione è la Up! Lite, incarnazione dello spirito ecologico di questa stirpe di prototipi. Esteticamente, la linea evolve rispetto a quanto visto sinora dalle altre concept della saga Up!. Rispetto alla E-Up! vista a Francoforte, la carrozzeria si fa più bassa e più lunga per ottenere il nuovo record del mondo in materia di Cx per un'auto a due volumi e quattro posti: 0,237. Per ottenere questo risultato, la carrozzeria non ha nemmeno un pelo fuori posto. Senza spigoli o rientranze, chiude ogni varco a possibili spifferi d'aria, sigillando anche la presa d'aria frontale quando non è indispensabile rinfrescare le idee alla meccanica.

LATO B La linea alterna sapientemente i tratti curvi del frontale ad altri più tesi. I tagli più decisi sono quelli delle nervature che segnano la fiancata, subito sotto i finestrini e nei sottoporta. Il posteriore ha un'aria acqua e sapone rispetto al resto, con un grande lunotto e un taglio verticale, quasi i designer si fossero accorti di essere in ritardo e avessero chiuso il loro lavoro nel modo più sbrigativo. Nella vista posteriore il colpo d'occhio è comunque appagante ed è probabile che proprio il lato B subisca poche modiche nel passaggio dalla passerella alla catena di montaggio.

GIRA LA RUOTA A quest'ultima non arriveranno invece di certo, per lo meno inizialmente, le telecamere che rimpiazzano gli specchi retrovisori riducendo la resistenza all'aria e gli spettacolari cerchi da 18 pollici. Realizzati in lega d'alluminio e con razze in carbonio, calzano pneumatici 155/50, con bassissima resistenza al rotolamento. Per la futura versione di serie il diametro dovrebbe scendere a 16" ma le gomme dovrebbero restare molto esili (si parla di una misura 155/60) per permettere di avanzare con il minor sforzo possibile da parte della meccanica.

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DIETA FERREA Da questo punto di vista un ruolo fondamentale lo gioca anche il peso. I tecnici tedeschi sono riusciti a contenere in soli 695 kg la massa di questa Up!, che dà quindi un senso concreto al concetto di leggerezza espresso dalla parola Lite. Si tratta di un dato eccellente per un'auto lunga 384 cm, larga 160 e alta 140, ottenuto grazie a tecniche costruttive d'avanguardia e con largo impiego di materiali raffinati. Tra telaio e carrozzeria c'è un autentico tripudio di alluminio e fibra di carbonio.

PELLE E OSSAL'abitacolo dà il suo bravo contributo, eliminando tutto il superfluo e sposando un minimalismo high-tech. La plancia ha un aspetto semplice e lineare, complice la scelta di concentrare la maggior parte dei comandi secondari in un display touch screen e di replicarne altri sulle due razze del volante. Il mobiletto centrale è pelle e ossa ed ospita solo la leva del cambio robotizzato DSG a sette marce. I sedili completano degnamente la scena con una struttura a guscio dall'aria molto esile.

DUE CILINDRI Il vero pezzo forte della Up! Lite è però la motorizzazione ibrida celata alla vista, sotto il cofano. A spingere la macchina c'è un'accoppiata di motori, uno termico e uno elettrico, che promette grandi cose. L'attore protagonista è un bicilindrico turbodiesel da 0,8 litri ottenuto in pratica tagliando a metà l'ultimo 1.600 TDI apparso sulla Golf e sulla Passat BlueMotion. Di norma è dotato di 51 cv e di una coppia massima di 120 Nm, ma dispone anche di una modalità Eco che riduce la potenza a "soli" 36 cv riducendo i consumi. Il navigatore dà una mano in questa funzione, scegliendo il tragitto che, per le sue caratteristiche, richiede teoricamente meno carburante.

GIOCO DI SQUADRA In materia, il dato dichiarato è di quelli da strabuzzare gli occhi: 2,44 litri di gasolio ogni 100 km, che in altre parole si traducono in 41 km/litro. Quanto alle emissioni nocive, si parla si soli 65 g/km di CO2. A tratti, però, la Up! Lite può procedere con emissioni zero, quando a spingerla è il solo motore elettrico da 13,6 cv e 70 Nm. Ciò avviene per esempio nelle partenze e chiaramente quando si seleziona la modalità di funzionamento elettrica. In questo caso, si può viaggiare per una paio di km lasciando bielle e pistoni a riposo, grazie all'energia accumulata in batterie agli ioni di litio durante le fasi di rallentamento. In condizioni normali, invece, i due motori uniscono le loro forze e con i circa 65 cv totali portano la Up! Lite a toccare i 160 km/h passando da 0 a 100 in 12,5 secondi.


Pubblicato da Tommaso Crociera, 11/12/2009
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