Nel corso di una riunione del consiglio di vigilanza di Volkswagen tenutasi lo scorso settembre, il CEO della casa tedesca Herbert Diess ha ipotizzato una perdita di 30.000 posti di lavoro se il passaggio ai veicoli elettrici non avverrà con sufficiente rapidità.
Herbert Diess, CEO di Volkswagen, preoccupato per l'arrivo di Tesla in Germania
CIFRE PREOCCUPANTI L’ingresso nel mercato tedesco di nuovi competitor come Tesla, che a breve aprirà la sua Gigafactory alle porte di Berlino, costringerà il gruppo Volkswagen ad accelerare i tempi del passaggio all’elettrico. I piani di Elon Musk sono infatti di produrre mezzo milione di vetture all’anno con 12mila lavoratori. Per farvi un’idea delle cifre di cui stiamo parlando, si tratta di più del doppio di quante ne abbia costruite (solo elettriche!) Volkswagen in tutto il 2020.
Volkswagen ID.4
LAVORI IN CORSO Un portavoce di Volkswagen ha confermato quanto detto da Diess, ossia che l’arrivo di Tesla e di altri costruttori in Germania ha accentuato la necessità di muoversi con rapidità, ma ha smentito le cifreriportate da Reuters, sottolineando che al momento non sono ancora stati fatti calcoli esatti dei costi di un eventuale ritardo. “Non c’è dubbio che dobbiamo lavorare sulla competitività dei nostri impianti a Wolfsburg, alla luce dell’ingresso di nuovi player sul mercato”, ha detto il portavoce di VW. “Tesla sta definendo nuovi standard per i volumi di produzione a Grunheide: al momento ne stiamo parlando, ci sono già molte buone idee sul piatto, ma nessuno scenario concreto”.
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LICENZIAMENTI? MAI Un portavoce del consiglio dei lavoratori di VW ha detto di non voler commentare le frasi di Diess, ma che “il taglio di 30mila posti di lavoro è assurdo e privo di fondamento”. Gli fa sponda un altro rappresentante sindacale della bassa Sassonia, dicendo che simili tagli sono “fuori discussione”. Comprensibili le dichiarazioni dei rappresentanti dei lavoratori, ma resta il fatto che le auto elettriche sono realizzate con molte meno parti di quelle con motore termico tradizionale, e richiedono quindi meno personale per essere realizzate. Le stime più pessimistiche ipotizzano che nei prossimi cinque anni potrebbero essere addirittura centomila i posti di lavoro a rischio nell’industria automobilistica tedesca.
Gli impianti produttivi di Volkswagen a Wolfsburg
IL FUTURO DI WOLFSBURG Gli impianti di Wolfsburg sfornano circa 700mila auto (non elettriche) all’anno, impiegando oltre 50mila lavoratori. Nei piani della casa tedesca c’è una parziale conversione degli impianti, per produrre - dal 2026 - la nuova berlina sportiva elettrica, chiamata “Project Trinity”. Visti gli ultimi sviluppi, la tabella di marcia potrebbe essere presto rivista.