Da ventisette anni la Volkswagen Golf GTD è l'icona sportiva dei seguaci di Rudolf Diesel e oggi si rinnova, seguendo le orme della sorella a benzina, la GTI. Spinta dal noto motore due litri common rail da 170 cv, si può ordinare con cambio manuale o robotizzato a doppia frizione DSG.
COME VOLEVASI DIMOSTRARE Ci sono macchine che piovono dal cielo come un fulmine a ciel sereno e ce ne sono altre chearrivano sul mercato puntuali come la luna piena. Del secondo gruppo fanno parte senza dubbio le varianti sportive sulla base della Golf, che storicamente seguono a ruota il lancio delle varie generazioni: da una parte la Volkswagen Golf GTI, per chi vive a pane e benzina, e dall'altra la Volkswagen Golf GTD, per i fedelissimi del gasolio. Con la prima lanciata già da qualche tempo, tocca ora alle seconda andare a rimpolpare le fila della gamma di Wolfsburg.
PUNTA SUL GRIGIO Da un punto di vista estetico, la GTD sviluppa lo stile della Golf VI in chiave sportiva proprio come sua sorella. Mascherina a nido d'ape, fari con la parte interna annerita, paraurti in carne con fendinebbia verticali e diffusore posteriore sono il denominatore comune a queste due Volkswagen da sparo. La sportivetta a gasolio si distingue però dalla Golf GTI perché non usa il rosso come motivo ornamentale per la calabra e come base per il tessuto quadrettato dei sedili sportivi. In entrambi i casi è il grigio a fare da ritornello, ripreso poi anche dai particolari in alluminio sul pomello del cambio e sul volante, che ha la parte inferiore della corona appiattita.
VOLA BASSA Rispetto alle VW Golf vulgaris, altri elementi distintivi della GTD sono per esempio i cerchi da 17" gommati 225/45 e l'assetto ribassato di 15 mm. Quest'ultimo è ottenuto ricorrendo a molle e ammortizzatori dalla taratura più sportiva, fermo restando il classico schema con avantreno tipo McPherson e retrotreno multilink. Per i più esigenti si segnala comunque anche la possibilità di chiedere a pagamento le sospensioni adattive DCC, le cui funzioni Normale, Comfort e Sport cambiano anche le logiche di funzionamento del servosterzo elettrico.
NON SOLO FAI DA TE Quanto al motore, la GTD monta l'ultima evoluzione del due litri TDI common rail. Grazie anche iniettori piezoelettrici con otto ugelli, dispone di 170 cv a 4.200 giri e vanta una coppia di 350 Nm costanti tra i 1.750 e i 2.500 giri. Quando l'abbinamento è con il cambio manuale a sei marce, simili valori si traducono su strada in una velocità massima di 222 km/h, in una percorrenza media di 18,9 km/litro e in un tempo di 8,1 secondi nello scatto 0-100. Questo tempo resta identico anche quando si sceglie il cambio robotizzato DSG a sei rapporti, che fa salire i consumi e peggiorare la velocità massima ma in modo quasi impercettibile, con 17,9 km/litro e con 220 km/h.
DA 28.250 EURO La dotazione di serie della GTD è assolutamente identica per le due varianti di trasmissione, che costano rispettivamente 28.250 euro e 30.050 euro. Dell'equipaggiamento standard fanno parte, tra le altre cose, sette airbag, il cruise control, il sensore pioggia e quelli di parcheggio, il climatizzatore bizona e i lavafari. Non mancano nemmeno il controllo elettronico della stabilità con assistenza al controsterzo (suggerisce in pratica al pilota la manovra giusta per controllare l'auto che abbia perso aderenza) e il differenziale autobloccante elettronico XDS.