La Volkswagen E-Bugster che sfila al Salone di Pechino anticipa le forme del Maggiolino Cabriolet prossimo venturo. E sotto il cofano propone una motorizzazione elettrica dalle prestazioni interessanti.
PRONOSTICO SCONTATO Si scrive Volkswagen E-Bugster ma, volendo, si potrebbe leggere anche Maggiolino Cabriolet. Non serve certo Nostradamus per prevedere che da una costola di questa concept che sfila sulla passerella del Salone di Pechino nascerà infatti la variante scoperta della sempreverde tre porte di Wolfsburg.
GIU’ LA TESTA La Volkswagen E-Bugster calca però la mano e porta alle estreme conseguenze la vocazione sportiva del Maggiolino, con un taglio più da speedster che non da cabriolet vera e propria. Il suo parabrezza è infatti molto basso, così come minimal sono i finestrini, per una linea del padiglione che non si alza più di 400 mm dalla fiancata. E parlando di misure, la Volkswagen E-Bugster sfoggia una sagoma che non lascia indifferenti: lunga 4.278 mm e larga 1.838, ha un’altezza complessiva inferiore ai 1.400 mm. Anche i dettagli esaltano l’aggressività, con grandi cerchi da 20” gommati 235/35, luci a led, tunnel centrale in tinta con la carrozzeria e sedili avvolgenti.
E’ TUTTO SCRITTO Se la desinenza del nome già di suo ammicca al concetto di speedster e Bug altro non è che il nome americano del Maggiolino, la E indica chiaramente il fatto che la propulsione sia elettrica. Sotto il cofano si trova un motore compatto e leggero, capace di 85 kW (116 cv) di potenza. Ad alimentarlo c’è un pacco di batterie agli ioni di litio sistemato dietro i sedili anteriori che promette un’autonomia di 180 km e tempi di ricarica di soli 35 minuti presso le colonnine di ricarica rapida. Gli accumulatori si possono attaccare anche a una normale presa di rete, oltre che tramite il sistema di recupero dell’energia in frenata. Quanto alle prestazioni, la Volkswagen E-Bugster è accreditata di un tempo di 10,8 secondi nello 0-100.